Da ‘Bellissime’ di Flavia Piccinni un emendamento alla legge di stabilità

Continua a far parlare di se il libro della scrittrice tarantina ma lucchese d’adozione Flavia Piccinni. Dalla sua uscita Bellissime, libro-inchiesta che ha acceso i riflettori sul mondo della moda bimbo, ha prodotto due interrogazioni parlamentari, un disegno di legge e, adesso, un emendamento alla Legge di stabilità focalizzati sul trattamento dei minori e sulla stereotipizzazione di genere nel mondo della pubblicità e dello spettacolo.
L’onorevole Riccardo Nuti del gruppo misto, dopo aver presentato nel luglio scorso un’interrogazione parlamentare chiedendo l’invio di ispettori ministeriali sui set per controllare le condizioni di lavoro dei bambini, ha infatti presentato oggi (12 dicembre) un emendamento alla legge di stabilità per un fondo a sostegno della tutela del lavoro dei bambini nel settore dello spettacolo.

“Il lavoro minorile – commenta il deputato – deve essere subordinato a determinate condizioni fra cui: un locale idoneo, la presenza di un pediatra e di uno psicologo, il divieto di truccare i minori di sei anni”. Le richieste del deputato fanno riferimento anche “a una regolamentazione per le pubblicità della moda bimbo e dell’abbigliamento per minori che devono essere rispettose dell’età dei bambini per evitare l’ipersessualizzazione”. Viene poi richiesta l’istituzione di un osservatorio permanente per la tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti nella moda e nello spettacolo.
Nel suo libro, Flavia Piccinni ha denunciato il trattamento spesso “indegno” delle bambine e dei bambini nel mondo della moda: sfilate senza acqua, bambine piccolissime truccate e impegnate per estenuanti ore sul set, manipolazione dell’immagine. Un viaggio nel mondo della moda e dello spettacolo, fra mamme manager e case di moda, che racconta un fenomeno poco indagato ma molto pericoloso: l'”ipersessualizzazione infantile”.
Ci sono bambine che imparano presto a truccarsi, a sorridere, a essere simpatiche e maliziose. Sognano di fare le miss o le modelle. Hanno mamme disposte a guidare ore e ore nella notte per portarle a sfilare a Pitti bimbo e padri capaci di organizzare tour de force per trovare il vestito adatto a un casting. Sono bambine di quattro, cinque, sei anni che popolano un mondo poco noto, spesso nascosto, che si declina attraverso riviste patinate, cataloghi e pubblicità. Un mondo sommerso che non può superare il metro e trenta di altezza, e che è destinato a farsi perpetuo laboratorio di stereotipi fra promesse di futuro e frustrazioni. Dai centri commerciali del napoletano alle periferie toscane, passando per la riviera romagnola e l’hinterland milanese, Flavia Piccinni ha seguito decine di selezioni, sfilate e concorsi di bellezza. Attraverso un viaggio memorabile nell’infanzia di oggi, Bellissime racconta di baby miss e di madri, di sogni che a volte si trasformano in incubi, di ambizioni e di speranze, svelando come nascono i modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli possono produrre sulla nostra pelle e su quella dei più piccoli. Firmando un ritratto toccante e realistico, Flavia Piccinni accende una luce nel mondo delle bambine di oggi che molto avranno a che fare con quello che sarà l’Italia nei prossimi trenta, quaranta, cinquant’anni.

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