Epatite e Hiv, a Lucca giornata di sensibilizzazione foto

La lotta all’Hiv e all’epatite C passa dalla prevenzione, dai test periodici per diagnosticare fin dalle prime fasi un’eventuale infezione e, soprattutto, dalla battaglia contro ogni forma di pregiudizio. Perché, se davvero si conoscono, l’Hiv e l’epatite C non possono fare paura. Hiv, questo (s)conosciuto, questo il titolo dell’iniziativa che si svolgerà sabato (1 dicembre) in piazza San Frediano a partire dalle 16. In questa occasione, tutti i cittadini interessati potranno ricevere informazioni e, se lo desiderano, anche effettuare un test immediato e gratuito, per verificare il proprio stato. L’occasione è rappresentata dalla Giornata mondiale contro l’Aids. L’iniziativa è promossa dal gruppo giovani della Croce Rossa Italiana, col patrocinio del Comune di Lucca e della Provincia, e la collaborazione di Anlaids, associazione LuccAut, Ceis e Società italiana per la promozione della salute.

“Insieme cerchiamo di fare prevenzione ma anche di parlare di epatite C e Hiv in modo giusto – sottolinea Daniele Bianucci, referente del sindaco di Lucca per i diritti – Non sempre infatti si parla di queste virologie nella maniera corretta e questo porta ad una spirale di pregiudizio che ancora oggi è presente. Queste malattie non devono far paura se conosciute. Oggi, si può vivere una vita piena pur avendo contratto il virus. Per questo sabato 1 dicembre saremo in piazza: non solo per fare prevenzione ma anche per sgombrare il campo da ogni pregiudizio”.
“Insieme all’obiettivo della corretta informazione ci sarà anche la possibilità di fare un test per conoscere il proprio stato di salute – aggiunge Valentina Bechelli della Croce Rossa Italiana di Lucca -. Il test sarà effettuato da personale sanitario all’interno di un laboratorio mobile. Sarà possibile farlo per tutti i maggiorenni in maniera totalmente gratuita”.
“Da 30 anni a questa parte sono stati fatti passi da gigante – aggiunge Claudio Dell’Amico sempre di croce Rossa – basti pensare alle aspettative di vita che poteva avere un sieropositivo 30 anni fa. Ma se è vero che il numero di persone che contraggono questi virus è in diminuzione dobbiamo anche dire che ancora oggi ci sono persone che si ammalano. Questa iniziativa vuole mantenere alta l’attenzione su questo problema ed affrontarlo nella maniera giusta. Le persone saranno avvicinate con il massimo della delicatezza e del tatto”.
Alla presentazione della giornata c’era anche Chiara Bertolozzi responsabile della casa famiglia monsignor Giuliano Agresti a San Vito che accoglie persone con gravi problemi di salute, un esempio unico in giornata. “Il Ceis si occupa di Hiv fin dagli anni Ottanta quando questo problema si è manifestato anche in Italia. La casa famiglia di San Vito è convenzionata con l’Asl Toscana nord ovest e accoglie persone che oltre ad aver contratto il virus dell’Hiv presentano altre patologie, fisiche o psichiche che ne aggravano le condizioni. Ci teniamo molto ad essere presenti a queste iniziative perché il problema dell’Hiv non deve essere lasciato in disparte. lo stigma verso i siero positivi è ancora fortissimo: ci troviamo a combattere tutti i giorni con i pregiudizi delle persone. È molto importante quindi fare informazione corretta perché anche chi non ha pregiudizi, probabilmente, non è consapevole dell’entità del problema. Oggi ci si continua ad ammalare, il problema non è risolto”.
“All’interno della nostra comunità lo stigma è particolarmente sentito – spiega Marco Bonelli dell’associazione Lucca Aut che tutela i diritti della comunità Lgbt – Spesso il virus dell’Hiv è associato agli uomini omosessuali ma tutti possono ammalarsi. Per questo è importante fare corretta informazione. Quest’anno poi facciamo uno scalino in più: oltre all’informazione facciamo anche prevenzione. Una giornata come questa può essere molto importante, non solo per avere una maggiore informazione verso queste due malattie ma anche verso se stessi”.
“Ringrazio le associazioni del territorio per aver organizzato questa iniziativa – ha detto in conclusione Rossana Sebastiani, dirigente della Provincia – L’informazione in questo ambito è fondamentale e farla con modalità che siano accessibili alla cittadinanza è ancora più importante. È solo con la giusta informazione che si può ridurre la discriminazione”.
In vista dell’appuntamento dell’1 dicembre, è anche in programma un incontro di approfondimento e conoscenza che si terrà lunedì (26 novembre), dalle 18 alle 22, nella sede della Croce Rossa, in piazzale Don Baroni. Questo appuntamento è gratuito ed aperto a tutti, e all’ora di cena verrà offerto un piccolo buffet. Tra i relatori, ci saranno Sergio Ardis della Società italiana per la promozione della salute e Raffaello Martini, Margherita Barsotti e Veronica Lodovici della Croce rossa italiana di Lucca.

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