Sport disabilità e inclusione, laboratorio al liceo sportivo foto

Inclusione fa rima con accettazione e ce lo insegnano, nella dinamica del ‘se io fossi’, i ragazzi del liceo sportivo dell’Itis Enrico Fermi di Lucca, grazie al progetto di educazione inclusiva Sportiva-Mente che, applicando la modalità Lego serious Play, ha permesso agli studenti di comprendere le problematiche e i vissuti di chi convive con una disabilità e a gestire le divergenze delle opinioni prevenendo i conflitti. I ragazzi si sono infatti cimentati, sotto la guida degli insegnanti e della psicologa Giulia Favilla, nella costruzione, tramite mattoncini Lego, di un modellino di città senza limiti, adattata alle esigenze di tutti coloro che presentano qualche forma di disabilità.
Il progetto è stato presentato stamani (28 febbraio), nel salotto didattico dell’Itis Enrico Fermi: un riadattamento di una struttura all’interno della scuola in cui tutti i ragazzi, disabili e non, possono concedersi momenti di relax, confronto, scambio di idee e anche partecipare a vari laboratori didattici grazie alla guida degli insegnanti di sostegno dell’istitituto. Presenti, oltre alla dottoressa Giulia Favilla, Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico di Lucca e Massa Carrara, Matteo Munafò, referente del sostegno dell’istituto Fermi, Domenico Passalacqua, referente di Luccasenzabarriere onlus, l’ingegnere Marco Pellizzon, responsabile dello sviluppo e della comunicazione dell’Ortopedia Michelotti, Alessandro Colombini del Lions club host Lucca, gli atleti Andrea Lanfri e Stefano Gori e tutti gli alunni del liceo sportivo che hanno partecipato al progetto.

“Nel nostro modellino Lego abbiamo inserito sia una palestra attrezzata per disabili, dove possono praticare sport liberamente – spiegano Lorenzo Balducci e Noemi Marasco, due degli alunni – e anche un parcheggio, munito di pedane per facilitare il transito della carrozzina e appositi spazi per i disabili. C’è anche un campo da calcio munito della giusta attrezzatura in cui un Cristiano Ronaldo modalità Lego insegna a tutti a giocare e una barca, per andare al mare, con un accesso specifico per le carrozzine. Nel mezzo della nostra costruzione anche alcuni ingegneri al lavoro per progettare e controllare la messa in atto delle varie idee atte a realizzare la città senza limiti”.
“L’obiettivo principale è stato quello di promuovere una cultura di integrazione reale e di sensibilizzare per agevolare la comprensione del concetto di diversità intesa come differenza, opportunità di confronto e crescita personale – spiega la psicologa Giulia Favilla -. Il tutto unito all’utilizzo di Lego serious play, un potente strumento di apprendimento che sviluppa la logica del pensiero e facilita il confronto onesto e l’empatia verso l’altro. In particolare il mio lavoro ha seguito tre tematiche conduttrici: empatia, inclusione e integrazione delle differenze. L’empatia porta infatti all’autoesplorazione – conclude Giulia Favilla – e dall’autoesplorazione si arriva all’inclusione che è anche accettazione”.
“L’ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa e Carrara e il dipartimento del sostegno del polo Fermi-Giorgi di Lucca, hanno infatti subito mostrato interesse per la metodologia Lego serious play – dice la dirigente Donatella Buonriposi – La scuola ha bisogno di questi progetti e di queste strutture. Una semplice Lego diventa simbolo di motricità fine, sintesi fra occhio e mano e oltre a favorire il confronto sano, educa anche a tutti quei concetti logici quali spazio, tempo, calcolo, tutte nozioni che i ragazzi ritroveranno poi nelle materie studiate”. “L’educazione inclusiva è un diritto imprescindibile di ogni individuo con disabilità – ha detto il professor Matteo Munafò, referente del sostegno dell’istituto Enrico Fermi – Sportiva-Mente è l’esempio di questo tipo di integrazione perché permette di realizzare materialmente i valori in cui crediamo e si inserisce a pieno titolo nel percorso di didattica inclusiva da noi avviato da anni”. “La nostra associazione è entusiasta di come questo progetto stia ottenendo ottimi risultati, visto che siamo stati i primi a portarlo a Lucca – dice il presidente dell’associazione Luccasenzabarriere, Domenico Passalacqua – Mi ha fatto molto piacere vedere gli studenti lavorare tutti insieme, senza nessun tipo di disagio fra loro. Dopo questa bellissima esperienza ci auguriamo che altre scuole del territorio vogliano introdurre questo progetto per i loro ragazzi. Un grazie particolare a Donatella Buonriposi e a Matteo Munafò che hanno creduto sin da subito in questa iniziativa. Un ringraziamento sentito anche al Lions club host Lucca, rappresentato qui oggi da Alessandro Colombini, per il loro supporto e sostegno e l’ingegnere Pellizzon che ha supportato e sensibilizzato questo progetto”.
Il progetto Sportiva-Mente nasce dalla collaborazione tra l’ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara, l’associazione Luccasenzabarriere, Studio 3 Lucca, Marketing Freaks e Itis Enrico Fermi. 

Rebecca Del Carlo

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.