Cnv: “Volontariato sotto attacco, servono tutele”

Alla vigilia del Festival italiano del volontariato che si terrà dal 10 al 12 maggio parte un grido di allarme dal Centro nazionale per il volontariato (Cnv) che insieme alla Fondazione volontariato e partecipazione organizza l’evento. 
“Viviamo un momento delicato – dice il presidente del Cnv Pier Giorgio Licheri – per il mondo del volontariato e in generale del terzo settore. Ci uniamo agli appelli che in questi giorni stanno risuonando sui mezzi di informazione nazionali: non si può pensare di prendere decisioni, come è stata quella del raddoppio dell’Ires per il non profit poi fortunatamente sventata, senza coinvolgere il mondo del volontariato”. 
“Serve più attenzione – aggiunge Licheri – e un maggiore dialogo per trovare soluzioni sostenibili a problemi aperti da troppo tempo: un esempio poco conosciuto è quello del mondo del volontariato carcerario. Sono decenni che attendiamo riforme in grado di facilitare il ruolo delle associazioni e fare in modo che ci possa essere un pieno sviluppo delle misure di comunità e alternative al carcere. Sono esperienze più efficaci per il recupero e che alleggerirebbero anche la situazione del carcere. Siamo quelli che tentano di ‘ricucire’ il Paese, ma non abbiamo ascolto. Ritardi e inconcludenze sono sotto gli occhi e il giudizio di tutti”.

“I volontari – conclude Licheri – spesso danno più di ciò che hanno, ma a fronte di questi temi all’ordine del giorno -la disabilità, l’accoglienza dei migranti – è lecito aspettarsi dal governo almeno un segnale di attenzione”.

L’evento e il programma
Anche per il 2019 saranno tanti gli ospiti di rilievo che animeranno i convegni al centro della tre giorni e accompagnati da una serie di attività di animazione della piazza curate dalle associazioni. Il via venerdì 10 maggio alle 9 con la cerimonia di inaugurazione e alle 10 il primo evento: ci sarà il prete fondatore e presidente della Comunità Progetto sud in Calabria Giacomo Panizza che terrà una lezione sul tema volontariato è legalità. Seguirà un convegno sul tema delle povertà con la sociologa Chiara Saraceno e il responsabile area nazionale di Caritas Francesco Marsico. Spazio anche alla donazione del sangue, con un iniziativa di Avis Toscana, al turismo accessibile, con un convegno in collaborazione con la Fondazione Campus, al welfare di comunità – sarà presente, tra gli altri, il direttore del terzo settore del ministero del lavoro Alessandro Lombardi. 
Nel pomeriggio di venerdì focus sul tema dell’integrazione dei migranti con la presenza, fra gli altri, del ‘medico di Lampedusa’ Pietro Bartolo e dell’ex sottosegretario agli interni Domenico Manzione.
Sabato (11 maggio) partirà subito con un’iniziativa dedicata ai giovani e vedrà coinvolti i 130 ragazzi che fanno servizio civile nei progetti coordinati da Centro nazionale per il volontariato. Si parlerà del servizio civile universale e del corpo europeo di solidarietà con ospiti la parlamentare europea Silvia Costa e Titti Postiglione, dirigente del servizio comunicazione del dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile. Durante tutta la giornata ci saranno eventi sulla protezione civile con la presenza dell’assessore regionale Federica Fratoni e un convegno il pomeriggio – accreditato per la formazione dei giornalisti – e dedicato al tema L’emergenza di comunicare. Spazio anche alle disabilità con un dibattito dedicato al dopo di noi che vedrà ospite anche l’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi e il consigliere per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili della Regione Massimo Toschi. Sempre nel pomeriggio focus sui temi del volontariato carcerario con un convegno dal titolo La certezza del recupero a cui interverranno l’ex presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna Francesco Maisto e il presidente del Centro Padre Nostro Palermo Maurizio Artale, nonché un evento di Aism sulla sclerosi multipla.
Domenica (12 maggio) la giornata conclusiva che sarà prevalentemente dedicata ai minori. Al mattino con il convegno Una funzione imprescindibile: i garanti per l’infanzia con la presenza, fra gli altri, del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani e della garante per l’infanzia e adolescenza della Regione Camilla Bianchi di recente nomina. Nel pomeriggio con iniziative di animazione e giochi in piazza. Il Festival del volontariato conta sull’adesione di circa 100 realtà fra sponsor, espositori, enti che collaborano o patrocinano e media partner. È raccontato sui social con hashtag #fdv2019 e #ricucire. 
Il volontariato in Italia La galassia del volontariato è composta da milioni di persone e centinaia di migliaia di organizzazioni che ogni giorno si rimboccano le maniche per tenere unito il Paese. Secondo i dati Istat dell’annuario statistico 2018 la quota di italiani con più di 14 anni che partecipano ad attività gratuite per associazioni di volontariato è il 10,4 per cento. Di oltre 5,5 milioni di persone che fanno volontariato per organizzazioni non profit parlano i dati del Censimento permanente dell’Istat, realtà che sono attive nei settori quali cultura, sport, istruzione, ricerca, sanità, assistenza sociale, protezione civile, ambiente, sviluppo economico e coesione sociale, filantropia, cooperazione e solidarietà internazionale.
Le relazioni dei volontari ricuciono il paese Secondo i risultati di una recente indagine sugli italiani e il volontariato realizzata da Csa – Centro di Statistica Aziendale e dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione, l’82 per cento dei cittadini che scelgono di fare volontariato lo fanno per aiutare gli altri e dare un contributo alla società, il 15,7 per cento per stare meglio con se stessi, l’11 per cento per imparare cose nuove e l’8,7 per cento per conoscere nuove persone o gruppi. L’indagine è stata condotta sul un panel che accoglie al suo interno più di 2mila famiglie rappresentative della popolazione italiana, con un campione di oltre 4mila rispondenti. La relazione personale è ancora alla base della scelta di fare volontariato: il 43 per cento di coloro che si impegnano si mette in gioco grazie al ‘passaparola’, mentre solo il 7,4 per cento trova lo spunto sui social media e ben il 40 per cento vede questa opportunità in parrocchia. L’11,2 per cento si muove dopo aver appreso delle attività del volontariato dai mezzi di informazione e il resto prende spunto e motivazione da scuola, amici e colleghi.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.