Dai giovani alle migrazioni, il terzo settore è a Lucca – Ft foto

Numerose le associazioni che da questa mattina (10 maggio) sono presenti in piazza Napoleone per il Festival nazionale del volontariato. E’ l’Italia che “ricuce”, come emerge dal titolo dell’edizione di quest’anno e che vuole ricostruire appartenenza partendo soprattutto dai giovani. Molte sono infatti le iniziative programmate da e per le scuole.

C’è l’istituto Giorgi di Lucca che iniseme ai suoi alunni realizza un laboratorio di acchiappasogni personalizzabili per i ragazzini delle scuole elementari. C’è l’indirizzo sportivo del Fermi che trasforma la piazza in una palestra a cielo aperto, perché “per far rinascere il volontariato bisogna coinvolgere i giovani”, come afferma Niccolò Pallanti alunno del liceo. L’importanza dello sport come diritto e vincolo di fratellanza è portato avanti anche da Unione veterani dello sport e da Panathlon, presenti in piazza con le loro iniziative. “Domani mattina un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia sarà qui con noi grazie al progetto Slurp – ricorda Carla Landucci, presidente Unvs di Lucca -. Stiamo lavorando con 27 istituti per portare l’attività ludico motoria in quella fascia d’età dove non è prevista per legge”. Sono molte le realtà locali di rappresentanza nazionale. Oltre agli spazi della Protezione Civile, della Misericordia e dell’Anpas, tra le associazioni presenti ci sono anche il Centro di servizio per il volontariato di Sardegna e il Cisom di Malta con sede operativa a Borgo a Mozzano che svolge attività di protezione civile, assistenza sociale e sanitaria sul territorio nazionale e internazionale. “Abbiamo la responsabilità di essere la voce di tanti uomini e donne che si mettono accanto a chi sperimenta difficoltà e indigenza. Non vogliamo essere voci consolatorie, ma costringere la politica a misurarsi sui diritti di cittadinanza a troppi negati”, così il presidente del Centro nazionale per il volontariato Pier Giorgio Licheri ha aperto questa mattina a Lucca la nona edizione del Festival italiano del volontariato. Accanto a lui il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, Pierluigi Maienza del Cesvot. La prima lezione è stata affidata a Giacomo Panizza, presidente e fondatore della Comunità progetto sud di Lamezia Terme in Calabria. Lui, in prima linea da 40 anni a fianco degli esclusi e da decenni nel mirino della criminalità organizzata, ha acceso la platea composta da molti giovani con la sua testimonianza. Nel padiglione coperto allestito al centro della piazza ha parlato proprio di legalità.
“Il volontariato – ha detto Panizza – deve guardare alla giustizia e pretendere dalle istituzioni più collaborazione. E’ con la giustizia che si combatte l’ingiustizia che i mafiosi e i corrotti portano avanti con la loro nota capacità di imbrogliare”. Tra i temi affrontati dalla tre giorni ci sono il anche la lotta alla povertà il welfare di comunità, le migrazioni e il percorso, il protagonismo giovanile, la dimensione europea e le disegualianze. “Il nostro paese – ha ricordato il responsabile dell’area nazionale di Caritas italiana Francesco Marsico al convegno dedicato alle povertà attuali – concentra ben il 25 per cento della sua ricchezza nelle mani di appena l’1 per cento della popolazione, mentre il 90 per cento degli italiani non arrivano a possedere il 38 per cento della ricchezza”. Al dibattito di questa mattina hanno partecipato in molti. “L’Italia – ha fatto eco la sociologa Chiara Saraceno – è uno dei paesi con più alta trasmissione intergenerazionale della disuguaglianza. Crescere in situazioni di povertà è fortemente predittivo delle difficoltà future sociali economiche e familiari. La povertà appare come un destino difficilmente modificabile e la metà dei 5 milioni di poveri assoluti registrati nel 2017 sono giovani, mentre le misure governative sembrano intendere che la povertà sia un problema solo degli anziani”. Per “ricucire” le situazioni di ingiustizia, il volontariato e il terzo settore sono in prima linea, ma non possono fare da soli. Allora spazio alle esperienze di welfare di comunità che cuciono sui territori abiti su misura per concentrare gli sforzi e la loro efficacia, come è stato ricordato in un altro degli appuntamenti clou della prima giornata del festival dedicato al welfare. Così come è una ricucitura nascosta quella delle esperienze positive di integrazione che sono state raccontate nel corso dell’iniziativa dedicata alle migrazioni contemporanee, esperienze oggi a rischio con le nuove politiche migratorie. Toccante, infine, la testimonianza di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che ha raccontato la sua esperienza ai confini del Mediterraneo. 
Domani (11 maggio) la seconda giornata del Festival partirà subito con un’iniziativa dedicata ai giovani e vedrà coinvolti i 130 ragazzi che fanno servizio civile nei progetti coordinati da Centro nazionale per il volontariato. Si parlerà del servizio civile universale e del corpo europeo di solidarietà con ospiti come la parlamentare europea Silvia Costa e Titti Postiglione, dirigente del servizio comunicazione del dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile. Durante tutta la giornata ci saranno eventi dedicati alla protezione civile con la presenza dell’assessore regionale Federica Fratoni e un convegno il pomeriggio accreditato per la formazione dei giornalisti e dedicato al tema L’emergenza di comunicare. Spazio anche alle disabilità con un dibattito dedicato al dopo di noi che vedrà ospite anche l’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi e il consigliere per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili della Regione Massimo Toschi. Sempre nel pomeriggio focus sui temi del volontariato carcerario con un convegno dal titolo La certezza del recupero a cui interverranno, tra gli altri, l’ex Presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna Francesco Maisto e il presidente del centro Padre Nostro Palermo Maurizio Artale, nonché un evento di Aism sulla sclerosi multipla. Il Festival del volontariato conta sull’adesione di circa 100 realtà fra sponsor, espositori, enti che collaborano o patrocinano e mediapartners. E’ raccontato sui social con hashtag #fdv2019 e #ricucire. Il programma completo e tutte le informazioni sul sito www.festivalvolontariato.it.

Jessica Quilici

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.