‘Play4Gaza’, dalla Calcistica popolare Trebesto l’appello per aderire alla campagna solidale

 I fondi raccolti serviranno per costruire la pavimentazione di un impianto sportivo nel nord della Striscia di Gaza

La Calcistica popolare Trebesto ha lanciato un appello per contribuire alla campagna Play4Gaza: da un mucchio di macerie a un campo sportivo. La Trebesto fa parte infatti della rete nazionale di sport popolare che su iniziativa dell’associazione Ya Basta Êdî Bese si sta muovendo per provvedere alla pavimentazione del campo polisportivo all’interno del macro progetto di riqualificazione ambientale e sociale Green Hopes Gaza della Ong Acs Italia.

“La Striscia di Gaza è un enorme campo profughi, isolato dal resto del mondo dal 2007 per via della condizione di assedio imposta da Israele, con quasi due milioni di persone vivono confinati in un territorio grande come la Versilia. Oltre all’isolamento forzato questo territorio subisce rappresaglie ogniqualvolta ci siano tensioni tra Israele e i palestinesi – si legge nella nota della Calcistica popolare Trebesto -. Da ‘Piombo fuso’, passando per  ‘Piogge estive’, fino all’ultima ‘Margine di Protezione’: operazioni di guerra israeliane che insieme al loro nome sanguinario portano un bilancio chiaro su chi siano le vittime e chi i carnefici, più di 4 mila abitanti di Gaza morti, quasi tutti civili, a fronte di meno di 200 caduti tra i militari israeliani tra il 2000 e il 2010. Chi vive nella Striscia subisce anche il blocco economico e il controllo delle frontiere da parte di Israele, un assedio assoluto come raccontava Vittorio Arrigoni ucciso proprio a Gaza nel 2011“.

“Crediamo nella solidarietà tra i popoli come strumento di lotta contro gli oppressori, che siano lo stato sionista, l’élite capitalista o i fondamentalismi xenofobi – prosegue la nota -. Crediamo che lo sport sia una via per creare legami e ponti che diventino spazi di scambio e liberazione per questo appena abbiamo incontrato il progetto Play4Gaza, per il quale abbiamo deciso di contribuire con la cassa della società. Invitiamo i singoli della nostra città a fare altrettanto, contribuendo al crowfounding lanciato sulla piattaforma lucchese Eppela e partecipando alle iniziative successive della carovana. I fondi raccolti andranno per la costruzione di una pavimentazione di un impianto sportivo, successivamente lanceremo una serie di iniziative di sensibilizzazione e una raccolta materiali che porteremo di persona a Gaza il prossimo autunno, pandemia permettendo”.

campagna play4gaza

L’impianto sportivo costruito non sarà sotto il controllo di Hamas e sarà gestito da comitati di di quartiere del nord della striscia. Un impianto che ci auguriamo possa ospitare una comunità di donne e giovani che possano porsi come valida alternativa tra fondamentalismo religioso da una parte e l’assedio sanguinario di Israele dall’altra – conclude la nota -. In questo periodo di feste così strano regaliamoci un gesto di tenerezza”.

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