Aids, netta crescita dei casi nel 2020: +58 per cento in un anno

Sono 17 le infezioni da Hiv, di cui 3 notificate come Aids. Prosegue l'impegno nelle scuole con il progetto Ultimora

Uno scenario poco incoraggiante per quanto riguarda la diffusione del virus Hiv sul territorio. I dati locali raccolti evidenziano un incremento del numero di nuove infezioni pari al 58%, per un totale di 17 nuovi casi. Lo evidenzia il dottor Michele De Gennaro, responsabile dell’unità operativa malattie infettive ed epatologia dell’ospedale San Luca: “Il 70 per cento di questi è di sesso maschile, la cui quasi totalità ha contratto l’infezione mediante rapporti sessuali promiscui. L’età mediana dei nuovi casi è di 45 anni e il range varia dai 21 ai 64 anni. Per le donne, che costituiscono il 30% dei nuovi casi l’età mediana è di 46 anni”.

giornata mondiale Aids dati

Un altro dato significativo che contribuisce a definire questo quadro tutt’altro che confortante è il ritardo della diagnosi, tanto che lo stesso De Gennaro afferma : “Circa il 40% dei pazienti arriva molto tardi alla diagnosi, e questo è un ostacolo difficile da superare e che facilita la circolazione del virus. Manifestazioni e campagne informative associate all’offerta del test rapido, come quella del 4 dicembre organizzata a Lucca in collaborazione con Croce Rossa, Comune di Lucca e Azienda Sanitaria possono aiutare a far emergere il sommerso. Ma la strada è ancora molto lunga e si fa fatica a incidere a livello locale”

Oggi (1 dicembre) si è svolta – per quest’anno in videoconferenza e non in presenza – la giornata che ha dato avvio al progetto, con la presenza di vari esperti, dedicata alle scuole superiori della provincia di Lucca. A seguire si è svolta a Palazzo Ducale, sede della Provincia di Lucca, la presentazione dei dati raccolti dall’Asl sull’incidenza dell’Hiv in provincia e il progetto UltimorAids Social Network nel suo complesso, organizzato con cadenza biennale da Ceis Gruppo giovani e comunità, Azienda Usl Toscana nord ovest e Provincia di Lucca.

C’erano il capo di gabinetto e dirigente della Provincia, Paolo Benedetti; per l’Azienda Usl Toscana nord ovest il dirigente medico dell’unità operativa complessa malattie infettive ed epatologia dell’ospedale San Luca di Lucca Michele De Gennaro e la responsabile dell’educazione e promozione della salute area nord Valeria Massei; per il Ceis Carla Caprio del Centro Studi e Sonia Ridolfi, presidente dell’associazione, insieme alla responsabile della casa famiglia Monsignor Agresti Chiara Bertolozzi.

Se da un lato i dati relativi alle nuove infezioni ci mostrano una situazione tutt’altro che idilliaca, dall’altro proseguono spedite le campagne di sensibilizzazione. Dopo la battuta di arresto provocata dal Covid nel 2020, riparte il progetto biennale Ultimora per la prevenzione e la lotta all’Aids. È stata infatti presentato stamani (1 dicembre), in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, UltimorAids Social Network, promossa dal Ceis e da azienda Usl Toscana nord ovest e provincia di Lucca. L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole superiori della provincia si prefigge l’obiettivo di trasmettere una cultura della prevenzione e della conoscenza dei pericoli connessi alla diffusione del virus Hiv.

Il progetto coinvolgerà 196 studenti provenienti da quattro istituti scolastici della provincia e prevede una fase di formazione seguita da un concorso finale, al quale gli studenti partecipano attraverso la stesura di un elaborato. Ognuno di questi lavori contribuirà allo sviluppo del sito web UltimorAids e del profilo Instagram @ultimoraids. La cerimonia di premiazione è prevista per l‘1 dicembre 2022 e sarà trasmessa in streaming, di modo tale che chiunque possa parteciparvi.

“Abbiamo scelto questo progetto per evitare il rischio che la giornata mondiale contro l’Aids diventasse un mero momento celebrativo – afferma la responsabile Ceis Carla CaprioL’idea è stata quella di calare nel quotidiano un progetto di prevenzione, intercettando quelle fasce di persone che rappresentano il nostro futuro, ovvero i giovani“.

Proprio sul tentativo di coinvolgere i più giovani ha insistito anche la responsabile dell’educazione e della promozione della salute area nord Valeria Massei, che afferma: “Il nostro asset privilegiato è rappresentato dalle scuole, in quanto riteniamo che inizative di promozione della salute e di prevenzione come questa debbano necessariamente partire dai giovani”.

Si tratta dunque di un progetto che si prefigura come un’esperienza di cittadinanza attiva e che, come affermato dalla stessa Caprio, rende gli stessi soggetti partecipanti  promotori e artefici di una comunicazione rivolta all’intera comunità  sul tema della prevenzione e della lotta all’Aids.

Alla conferenza di presentazione ha preso parte anche la responsabile della casa famiglia monsignor Agresti Chiara Bertolozzi, che ha posto l’accento sugli aspetti relativi alla discriminazione e allo stigma sociale di questo genere di malattie. “Accogliendo persone da tutta la Toscana – afferma – ci confrontiamo quotidianamente con la difficoltà che le persone hanno di parlare della malattia di cui soffrono. Anche se sono passati tanti anni e le cure si sono evolute, questa patologia rimane altamente stigmatizzata”.

I dati

Al 30 novembre 2021 la struttura complessa di malattie infettive ed epatologia dell’ospedale San Luca di Lucca ha diagnosticato, per il territorio provinciale, 17 nuovi casi da infezione da Hiv, di cui 3 notificati come casi di Aids.

“Dopo un costante aumento nel  2013 e 2014, una sostanziale stabilizzazione dal 2015 al 2018  un netto calo nel 2019 ed un lieve incremento nel 2020 influenzato verosimilmente alla pandemia da Covid 19 – evidenzia il dottor Michele de Gennaro – nel 2021 si è assistito ad un significativo aumento pari al 58%, del numero di nuove infezioni.  I dati relativi al 2021 mostrano una prevalenza del sesso maschile (70%) che ha acquisito l’infezione nella quasi totalità dei casi mediante rapporti sessuali promiscui (omo/eterosessuali). L’età mediana dei nuovi casi è di 45 anni con range di età dai 21 ai 64 anni. Il sesso femminile è rappresentato nel 30% dei casi con età mediana di 46 anni. Nella grande maggioranza dei casi il test è stato effettuato in relazione alla comparsa di sintomi a riprova della mancata percezione del rischio di esposizione all’infezione da Hiv. A tal proposito si conferma che il 40 per cento dei soggetti presentava una significativa riduzione delle difese immunitarie e nel 20 per cento dei soggetti la malattia si è presentata in fase avanzata per cui si è resa necessaria l’ospedalizzazione per l’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche”.

“Ricordiamo – dice De Gennaro – che la diagnosi ritardata riduce notevolmente la possibilità di cure adeguate e tempestive e permette la diffusione inconsapevole  della malattia  per cui è indispensabile intercettare il sommerso, che rappresenta il serbatoio che alimenta le nuove infezioni”.

I dati nazionali e regionali evidenziano un netto calo numerico delle nuove infezioni nel 2020, ma tali dati meritano un ulteriore riscontro nel tempo in quanto la pandemia da Covid-19, attraverso le limitazioni correlate al lockdown con particolare riferimento ai rapporti sociali e la chiusura di molti servizi ambulatoriali per effettuare i test, non ha permesso un adeguato servizio di prevenzione”.
“Permangono comunque immutate – aggiunge De Gennaro – le strategie preventive quali il Test and treat e cioè testare e trattare in tempi brevissimi dalla diagnosi con terapie antivirali potenti che impediscono la trasmissione e quindi la circolazione del virus Hiv e le campagne informative associate all’offerta del test rapidi, anche attraverso manifestazioni come quella del 4 dicembre organizzata a Lucca in collaborazione con Croce Rossa, Comune di Lucca e azienda sanitaria, indispensabili per far emergere il sommerso. A questo si aggiungono ulteriori percorsi di prevenzione farmacologica quali la Prep (Profilassi pre esposizione) indicata nei soggetti che, per il loro stile di vita possono esporsi al rischio di infezione”.

Il progetto “Ultimora”

Proprio nell’ottica di una sempre maggiore diffusione della cultura della prevenzione e della conoscenza dei pericoli connessi alla diffusione del virus Hiv, si muove il progetto UltimorAids Social Network rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia, promosso da azienda Usl Toscana nord ovest – ambiti territoriali Lucca e Viareggio (in particolare tramite il personale dell’educazione e promozione della salute), Provincia di Lucca, Ceis Gruppo Giovani e Comunità Lucca, Cesdop in collaborazione con il Comune di Lucca, il Comune di Forte dei Marmi, il liceo artistico Musicale Passaglia di Lucca, Anlaids Versilia, Icare – Farmacity Viareggio, Farmacia Sant’Anna, con il patrocinio dei Comuni di Camaiore e Capannori e del Miur-Ust Ufficio Scolastico Territoriale – Lucca e Massa Carrara.

In questa edizione sono 196 gli studenti che partecipano, visto che sono quattro gli istituti scolastici della provincia coinvolti nell’iniziativa: due sono della zona Lucca e Piana di Lucca: liceo scientifico Vallisneri di Lucca, liceo scientifico Majorana di Capannori. Gli altri due sono della zona Versilia: Iis Chini Michelangelo di Camaiore e Forte dei Marmi e IOsi Piaggia di Viareggio.
La segreteria organizzativa e il coordinamento del progetto sono a cura del Ceis Gruppo Giovani e comunità Centro Studi – ceiScuola.

UltimorAids – Social Network è un progetto di comunicazione sociale sul tema della lotta all’Aids che ha l’obiettivo di mettere al centro il punto di vista dei giovani su un tema così complesso, sottolineando il valore della comunicazione sociale, come mezzo di informazione, dialogo e partecipazione. Finalizzato all’educazione alla salute, comprende tra i suoi obiettivi anche l’educazione all’uso consapevole dei social e del digitale. È caratterizzato da una fase di formazione e da una successiva fase di concorso.  Quest’anno gli studenti possono partecipare elaborando prodotti destinati allo sviluppo del sito web UltimorAids e del profilo Instagram @ultimora_aids.

La comunicazione attraverso web e social caratterizza il progetto come un’esperienza di cittadinanza attiva per testimoniare, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria, che la consapevolezza dei nostri comportamenti e la responsabilità personale sono indispensabili per tutelare la salute, valore collettivo e bene irrinunciabile per tutti.

Il progetto è il frutto di un lungo percorso iniziato nel 2002. Si inserisce all’interno delle campagne per la lotta all’Aids promosse da Ceis Gruppo Giovani e Comunità, azienda Usl Toscana nord ovest e Provincia di Lucca e a cui hanno collaborato, alternandosi nel corso del tempo, altri soggetti pubblici e del privato sociale e media locali.

Con Ultimora – Multimedia Lucca per la lotta all’Aids, nel 2008, ha assunto la forma di concorso biennale, oggi alla sua sesta edizione. Sospeso a causa della pandemia nel 2020, riparte con una nuova proposta: finalizzare il concorso alla comunicazione tramite web e social media. Anche questa volta, come nelle edizioni precedenti, il progetto si è rinnovato cercando di adattarsi a esigenze e forme di comunicazione nuove, oggi quelle offerte dallo spazio virtuale. Ogni edizione è stata la tappa di questo processo. Un work in progress che a oggi ha coinvolto gli studenti nella realizzazione di prodotti diversi: spot, performance teatrali, progetti grafici, articoli giornalistici.

UltimorAids (www.ultimoraids.org), è il sito che raccoglie i prodotti di comunicazione sociale realizzati nel corso degli anni. Non è solo la storia di un lungo percorso di lotta all’Aids. Insieme all’attivazione di canali social, vuol diventare, grazie alla collaborazione con le scuole, uno spazio vivo e di condivisione.

Proprio questa mattina (1 dicembre) si è svolta, dunque, la prima di una serie di giornate di formazione a cura degli esperti che hanno dato e daranno il loro contributo informativo sulla malattia e sulla sua prevenzione ma anche sui contenuti del progetto e sui linguaggi della comunicazione.

Nel corso di questi mesi gli studenti potranno infatti confrontarsi in più occasioni con gli esperti riguardo alle idee presenti nei loro lavori per Instagram e ai messaggi di prevenzione e contrasto alla discriminazione in essi contenuti. I prossimi incontri formativi si terranno il 13 e 14 dicembre con il laboratorio multimediale condotto da Matteo Marabotti, docente di discipline multimediali, coadiuvato da alcuni studenti della quinta E del liceo artistico musicale Passaglia e il laboratorio su social, condotto da Antonella Criscuolo, giornalista e consulente web marketing. A gennaio proseguiranno in presenza nelle singole scuole con incontri di approfondimento sui temi dell’Aids e della discriminazione.

Per l’1 dicembre 2022 è previsto l’evento di premiazione del concorso rivolto a tutte le scuole superiori della Provincia: si terrà in streaming e sarà aperto a tutti coloro che intendono partecipare.

Nel corso della giornata mondiale per la lotta all’Aids il Ceis fornirà anche informazioni sulla sua attività, soprattutto riguardo alla Casa famiglia Monsignor Agresti che si trova in via Pesciatina a Lucca, che ospita in forma residenziale persone affette da Hiv/Aids e lavora in stretta collaborazione con il reparto di malattie infettive di Lucca e di altre città toscane.

Qui sono ospitate al momento 12 persone con un’età che varia dai 18 anni in su. L’attività svolta si delinea come supporto assistenziale/sanitario per quanto riguarda la cura della persona e, al contempo, come supporto sociale, sostituendo in questo modo un contesto familiare spesso assente o debole. La presenza di personale formato è garanzia – assieme all’opera dei volontari – della presa in carico della persona nella sua totalità. Il Ceis informa che chi fosse interessato a prestare la propria opera di volontariato in questo contesto può telefonare allo 0583.997694.

Per valorizzare il significato simbolico della giornata per la lotta contro L’Aids (1 dicembre), i promotori del progetto UltimorAids Social Network invitano ad accogliere e diffondere la loro proposta: “L’1 dicembre – è la campagna – Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids, e per tutto il mese di dicembre utilizza nei siti internet, nei profili, negli stati e nei post dei tuoi canali social, il simbolo del nastro rosso. Lo trovi a questo link. Lo puoi trovare anche come filtro per un’immagine semplicemente cliccando qui. Invita anche altri a farlo. Ci aiuterai a diventare virali per la salute di tutti anche la tua”.

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