Villa di Castiglione, via libera a referendum fusione

“Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Villa di Castiglione, per fusione dei comuni di Castiglione di Garfagnana e Villa Collemandina?”. Questo il quesito referendario che sarà sottoposto alla popolazione delle due amministrazioni lucchesi, come da delibera del consiglio regionale, che a maggioranza si è pronunciato a favore della fusione, in linea con la proposta di legge della giunta regionale e con le deliberazioni dei comuni interessati.

Nell’illustrare l’atto in aula, il presidente della commissione affari istituzionali, Giacomo Bugliani, ha ricordato l’audizione dei due sindaci di Castiglione di Garfagnana e di Villa Collemandina. I sindaci hanno presentato due realtà contigue non solo per territorio ma anche per servizi, sottolineando la necessità di dare una nuova organizzazione nell’interesse della popolazione, che è stata interessata da percorsi partecipativi sul territorio. I mille e 800 abitanti di Castiglione, insieme ai mille e 300 di Collemandina, andranno a formare un Comune di circa 3mila unità, dopo il referendum consultivo per l’istituzione – dall’1 gennaio 2019 – del Comune di Villa di Castiglione.
Nel corso del dibattito, il consigliere Marco Casucci ha annunciato l’astensione critica, vista la mancata revisione della normativa sulle fusioni; mentre i consiglieri Gabriele Bianchi, Tommaso Fattori e Monica Pecori hanno annunciato il voto favorevole, alla luce delle audizioni dei sindaci, raccomandando l’impegno sul fronte della partecipazione.
La proposta di deliberazione è stata licenziata a maggioranza nella seduta di oggi (16 gennaio) dopo che i sindaci dei comuni interessati, Daniele Gaspari e Dorino Tamagnini, rispettivamente di Castiglione di Garfagnana e di Villa Collemandina, sono stati ascoltati in commissione affari istituzionali.
“Abbiamo avuto modo di ascoltare i primi cittadini per toccare con mano le esigenze delle comunità coinvolte e poter valutare al meglio in questo modo l’opportunità di indizione del referendum
– fa presente Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione affari istituzionali – Abbiamo potuto approfondire così le caratteristiche dei comuni direttamente da chi li amministra, riuscendo a constatare che si tratta di due realtà contigue non solo per territorio ma anche per servizi, in cui un’organizzazione sinergica risulta determinante nell’interesse della popolazione. Ascolto e confronto quindi come punto di partenza: è questo infatti per noi il giusto modo di procedere per una scelta consapevole di semplificazione amministrativa”.

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