Giannini duro su Kme: “Aspettiamo fatti, non promesse”

Non si fa attendere anche la risposta del sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, alle dure critiche mosse dalla dirigenza Kme: “Voglio innanzitutto ringraziare la dirigenza che ha emanato il comunicato nei miei confronti – dice il primo cittadino – ed un ringraziamento di cuore, non formale in quanto la loro risposta sconclusionata, priva di elementi oggettivi, e volutamente offensiva a livello personale bene dimostra come le osservazioni fattegli li abbiano colti sul vivo. Se come una qualsiasi persona con responsabilità nei confronti di una popolazione ho sempre il dubbio se le mie scelte avranno ricadute positive negli anni avvenire ora, grazie a questo attacco di basso livello, ho la certezza di aver fatto bene ad uscire pubblicamente su questa questione”.

“Mi si dia dell’ignorante, dell’incompetente nei fatti – prosegue Giannini – da parte mia non ho certo intenzione di adire gli uffici preposti non avendo io paura di chi la pensa diversamente da me, solo perché non sono andato a bere alla fonte della verità: i loro uffici. Ma veramente credono che per avere informazioni neutrali su un tema di questa portata siano solo loro i soggetti a cui rivolgersi? Personalmente ho seguito già tutti gli incontri pubblici che sia loro, che i movimenti ambientalisti hanno fatto, ho letto le varie dichiarazioni virgolettate delle dirigenze, ho sentito chi lavora nello stabilimento e poi ho fatto quello che so fare bene: mi sono informato presso una miriade di uffici pubblici da quelli che fanno programmazione sul territorio a quelli che si occupano di inquinamento ambientale per avere un’idea delle autorizzazioni da avere, per capire i passaggi che ci saranno e soprattutto per esser pronto quando finalmente si passerà dalle parole ai fatti anche da parte di Kme: quando finalmente sarà presentato il progetto agli enti preposti”.
“Da parte mia assicuro alla dirigenza Kme che non farò minimamente mancare a tali uffici e quelli previsti dal nostro ordinamento giuridico – conclude – tutto il supporto che può portare un piccolo sindaco di Montagna, la cui “res gestae” non fanno semplicemente piacere ai suoi elettori ma bensì al contrario delle vostre, che sono assenti nell’ultimo decennio, mostrano chiaramente una coerenza su determinate problematiche. Nella vostra risposta nulla dite al riguardo dell’elevata mortalità in Valle, nulla dite sul fatto che questo impianto per servire all’economia circolare avrebbe più senso nella Piana, nulla dite della crisi che un opera di questo tipo provocherebbe nel settore turistico od immobiliare, nulla dite a riguardo degli altri impianti del passato che ho citato e che erano autorizzati ma comunque hanno inquinato in maniera gravissima, nulla dite sul fatto che la nostra Valle è chiusa e con scarso riciclo dell’area. Ed allora cosa sarei dovuto venire a fare da voi, aspetto gli atti, i fatti. Aspetto di vedere quali investimenti vorrete fare sui forni e le risorse che ci dovranno essere, non promesse come i vostri pomodori. Aspetto le domande dove sarà messo nero su bianco quello che fin ora avete detto, cosi magari capirò anche perché al Mise avete detto che dei 135 nuovi posti promessi 90 coprirebbero l’esubero di Fornaci. Aspetto e vi assicuro che sono una persona molto paziente”.

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