Kme: “Bonini leader di un gruppo di pseudoambientalisti”

Kme torna all’attacco. Dopo le accuse provenienti dalla politica e non solo di voler massimizzare il profitto l’azienda risponde alle critiche.
Si parte dalla proroga degli ammortizzatori sociali, legata a doppio filo alla presentazione in Regione del piano di rilancio dell’azienda: “Kme – si legge nella nota dell’azienda – esprime la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto lunedì a Roma tra ministero del lavoro, Regione Toscana, azienda e sindacati per la richiesta di proroga di 12 mesi degli ammortizzatori sociali. Come ben specificato nel testo dell’accordo, la proroga è legata alla presentazione in Regione del piano di rilancio dello stabilimento. Vorremmo sottolineare questo aspetto quale ulteriore replica, speriamo definitiva, alla improvvida, ma reiterata, richiesta del sindaco di Barga di soprassedere alla presentazione”.

“Il sindaco Bonini – spiegano da Kme – ci è sembrato ultimamente sempre più voler porsi alla testa di comitati e associazioni più o meno spontanee, scegliendo di opporsi a priori al piano illustrato dall’azienda. Ci sembra incredibile, infatti, che un primo cittadino (unico al mondo?) si opponga pregiudizialmente ad un progetto di riduzione sostanziale dell’impatto ambientale di una fabbrica, che per oltre cento anni è stata protagonista dello sviluppo del territorio, senza neanche volere le verifiche delle autorità preposte. Gli enti competenti verificheranno nel concreto la correttezza del progetto di Kme, non certo sedicenti “ambientalisti” che, in qualche caso, rappresentano illusorie attitudini a campare di rendita su ipotetiche vocazioni esclusivamente agro-turistiche del territorio, magari a spese del denaro pubblico, in altri forse coprono, con affermazioni tanto apodittiche nei toni quanto false e non provate nei fatti, motivi meno disinteressati”.
“Un esempio di falsificazione della realtà è la definizione di “sperimentale” per la tecnologia dell’impianto prospettata da Kme – punta il dito la nota dell’azienda di Fornaci – Il fatto che sia il primo in Italia, non significa affatto che sia sperimentale; è stato infatti più volte ribadito il contrario, cioè che le tecnologie individuate sono applicate con successo da oltre un decennio in vari altri paesi europei, in particolare nel nord Europa. Crediamo forse che in Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, eccetera, la sensibilità ambientale delle amministrazioni sia inferiore a quella delle nostre? Oppure stiamo assistendo ad un passo verso una concezione autarchica dello sviluppo tecnologico?”.
“Questa è la compagnia di cui Bonini sembra voler assumere la leadership – prosegue Kme – con proclami (Non ci faremo scavalcare!) e minacce (Non presentate il progetto in Regione!), ma rifuggendo sempre il solo terreno di confronto possibile in questa fase: quello degli enti preposti all’esame dei dati. Successivamente sarà certamente avviato un processo partecipativo che consentirà a tutti di farsi un’opinione sulla base di informazioni certificate e dimostrate. Arroganza e prepotenza sono semmai proprie di chi, con slogan evocativi, minacce e insinuazioni tanto tendenziose quanto false, vuole impedire un progetto fatto non solo a termini di legge, ampiamente e puntualmente regolamentato, ma soprattutto finalizzato ad un oggettivo e verificabile miglioramento ambientale. Certe intimazioni dunque, lasciano il tempo che trovano, vengano esse da fantasmatici esperti, da nostalgici della presunta arcadia preindustriale o altri con interessi contrapposti più concreti, anche se non esplicitati”.

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