Kme, sindaco di Coreglia: stop con i no a priori

Il piano di rilancio dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga continua a rimanere al centro del dibattito politico ed istituzionale della Valle. In questo clima di tensione che si sta consumando in uno scontro quotidiano fra ambientalisti, azienda e politica prende la parola anche il sindaco di Coreglia, Valerio Amadei che, invitando ad abbassare i toni, suggerisce di evitare i no a priori al progetto aziendale per Fornaci. 

“Sono fortemente amareggiato e preoccupato per il progressivo imbarbarimento del dibattito che si sta sviluppando ormai da mesi in Valle su tale questione – commenta il primo cittadino -: per mia forma mentale non sono abituato ad assumere posizioni pregiudiziali su alcun argomento men che meno nella mia veste di amministratore della cosa pubblica e di guida di una comunità. A breve avremo tutti modo di conoscere i dettagli del progetto di rilancio di Kme che sarà chiamato a rispondere ad una rigorosa procedura di analisi da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti chiamati a valutarne la consistenza oltre che la compatibilità ambientale. Non è questo il momento d’alzare barricate ideologiche da parte di nessuno; gli ormai quotidiani scontri verbali ai quali stiamo assistendo non fanno altro che allontanare l’obiettivo che tutti i soggetti coinvolti dovrebbero avere: assicurare sviluppo e benessere alle nostre comunità nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini. A tal proposito l’amministrazione comunale (insieme ad altri enti) ha aderito ad un progetto di valutazione dei rischi ambientali ai quali sono esposti i cittadini del proprio territorio ritenendo che i risultati siano importanti per affrontare le sfide presenti e future della società. Mi rifiuto di pensare – prosegue Amadei – che nel 2018 attenzione per l’ambiente e sviluppo economico non possano coesistere pensando sia alle aziende in essere che a quelle che si presenteranno in futuro. Solo a qualche centinaio di chilometri da noi le due gravissime crisi aziendali, la Solvay di Rosignano e l’ex Lucchini di Piombino, sono state risolte grazie al difficile lavoro di mediazione portato avanti dalla Regione Toscana negli ultimi anni assicurando tutto ciò. E questa è la stessa Regione Toscana che invece qualche personaggio – politico e non – vorrebbe far apparire oggi come la madre matrigna pronta a mettere a repentaglio la qualità del vivere delle nostre comunità. E’ chiarissimo ormai il fatto che tanti ma non tutti coloro che giornalmente dicono la propria a riguardo siano animati da buona fede ed onestà intellettuale: la propaganda, ancor di più se urlata, può, specie in vicende così delicate, far strappare un applauso o drenare facile consenso quasi sempre frutto dell’emotività , ma certamente non aiuta a risolvere le questioni reali. M’appello quindi al buon senso di tutti – conclude il sindaco – affinché s’archivi questa vera e propria guerriglia verbale accesasi e ci si concentri invece su un’analisi rigorosa e scientifica delle carte non appena avremo modo di conoscerle ufficialmente”.

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