Un futuro per Bagni: “Nostro voto su Base non condizionato da nessuno”

È sempre scontro aperto a Bagni di Lucca sulla società Base e la gestione dei rifiuti. Il voto favorevole di Un futuro per Bagni di Lucca alla clausola della risoluzione del contratto alla partenza dell’Ato ha provocato attacchi ai consiglieri Claudio Gemignani e Laura Lucchesi che oggi si difendono: “Non ci stiamo – dicono – ad essere tacciati come coloro che votano o svolgono il loro ruolo di opposizione, condizionati da telefonate ricevute dall’alto o da forti pressioni dei loro politici di riferimento. E controbattiamo a quanto dichiarato su Facebook da qualche ex amministratore o in cCnsiglio dal consigliere Betti. Siamo persone libere – dichiarano i due consiglieri – alle quali nessuno impone nulla”.

“Persone che – aggiungono – credono nella politica e vedono in essa un modo per migliorare la vita dei cittadini. Abbiamo dei punti di riferimento politici coi quali confrontarci, in totale e assoluta libertà. Non ascoltiamo coloro che ci accusano di essere marionette. Non siamo parte della maggioranza, come ci viene dai soliti tre o quattro rinfacciato: siamo semplicemente opposizione che entra nel merito delle varie questioni per provare a tirare fuori il Comune dalla stagnazione in cui si trova. La chiusura di molte attività commerciali ne è un emblema. Per questo prossimamente faremo altre nostre proposte. Ma veniamo con ordine in merito a tre punti fondamentali discussi nel consiglio del 7 novembre”.
“Abbiamo deciso di votare sì alla introduzione della clausola risolutiva, che va a sostituire l’articolo 12 del contratto tra Comune e Base, che dice – spiegano i due consiglieri – che il contratto sarà risolto in via automatica alla partenza di Ato. Progetto Rinascimento dice che tale clausola non è necessaria. Peccato che i loro tanti ricorsi fatti quando erano in amministrazione, non entrino, guarda caso, nel merito se il Comune possa stare fuori da Ato. Questo semplicemente perché l’ingresso in esso è obbligatorio: attualmente insieme ad altri 100 Comuni, siamo in Retiambiente (il gestore, il braccio, società a capitale pubblico per azioni). Da lì si andrà a creare un percorso per individuare un gestore unico sui rifiuti urbani e assimilati nell’ambito Toscana costa. Ato avrà il ruolo di essere il controllore di Retiambiente. Per questo abbiamo votato sì. Per non sottoporre  il Comune a ricorsi ulteriori. Se vogliamo dire la nostra posizione su Ato, essa è chiara – aggiungono – contrari a un nuovo carrozzone. Ma le legge è tale. Speriamo che col cambio di colore politico nel 2019 alle elezioni regionali, che ci auguriamo passi al centrodestra, sia bloccata la legge 69. Semmai rivolgiamo a tutte le forze presenti nel consiglio comunale di unirsi e fare comunque una protesta comune. Ma la legge si applica, anche se non ci piace. Abbiamo deciso di votare sì alla transazione su Gaia. Nel 2011 l’amministrazione Donati ingiunge a Gaia di pagare il debito di 562.122,50 euro. Gaia si oppone. Viene poi approvato da tutti i Comuni aderenti a Gaia, un piano di rientro. Dato ciò, il Comune concorda una transazione che si chiuderà a fine anno 2018. Si chiude una controversia. Riguardo ai lavori concordati tra amministrazione e Gaia, vigileremo affinché vengano realizzati e nel migliore dei modi. Abbiamo detto sì alla transazione fra Comunee Sistema Ambiente Proprio la ex amministrazione ha causato questo contenzioso. Se non si fosse arrivati a transazione, il Comune e i soggetti coinvolti, sarebbero stati coinvolti nel riconoscimenti di un danno erariale (ci sarebbero andati di mezzo probabilmente anche chi non avrebbe poi posto rimedio). Il consigliere Betti ha detto che probabilmente loro avrebbero chiuso non a circa 684mila euro come invece fatto, ma alla metà. Perché non lo ha fatto quando poteva? Proprio loro in bilancio avevano stanziato la cifra, guarda caso, di euro 690mila. Si poteva far meglio? Può darsi. Noi speriamo però che il sindaco abbia fatto veramente il massimo, in coscienza. Abbiamo votato per metter una pietra tombale anche su questo assurdo ricorso. Il nostro lavoro è semplicemente aiutare i cittadini, essere dalla loro parte. Ci proviamo, cercando di fare del nostro meglio e metterci tutto il nostro impegno”.

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