Bus soppresso per Montefegatesi, Marchetti: “Risposta Regione lascia increduli”

Corsa bus per Montefegatesi soppressa, Forza Italia non è soddisfatta della risposta all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Maurizio Marchetti.
“La soppressione dell’ultima corsa pomeridiana per Montefegatesi? Secondo la giunta regionale sono stati i cittadini a segnalare che non veniva utilizzata, spingendo verso il taglio. Qui siamo alle comiche”, dice il capogruppo azzurro dopo aver letto la nota con cui l’assessore regionale con delega ai trasporti risponde alla sua interrogazione del gennaio scorso sul taglio del bus che nel tardo pomeriggio partiva da Bagni di Lucca alla volta della frazione montana. L’atto era stato presentato in una sorta di filiera istituzionale con i consiglieri comunali di Bagni di Lucca Claudio Gemignani e Laura Lucchesi.

Dalla Regione c’è naturalmente un’altra prospettiva. Quale, però, lascia Marchetti sorpreso: “Nel documento firmato dall’assessore Ceccarelli si conferma la “soppressione, con decorrenza 7 gennaio 2019, della corsa 35 linea C549 Bagni di Lucca-Montefegatesi in partenza dal capolinea Bagni di Lucca alle 18,30 nell’esercizio a scuole aperte, e di confermarla invece in vigore nel periodo non scolastico. “Questo – si legge nella risposta – come peraltro sollecitato da alcuni abitanti della zona di Montefegatesi che, in varie forme, avevano evidenziato l’assenza di utenti”.
Marchetti non ci sta: “E io – ironizza – che avevo interpellato la Regione proprio su istanza dei cittadini che lamentavano il taglio del servizio. Ma guarda un po’. Qui qualcuno ha le traveggole, e temo sia chi è più distante dai territori, ovvero la Regione. Mi sa eh…”.
Al di là della singola corsa, comunque, resta per il capogruppo di Forza Italia una questione Ctt Nord e relative flotte: “Rispondendo ad altra interrogazione sui problemi, simili, del bacino di Massa Carrara, mi è stata fornita l’anagrafica dei mezzi Ctt Nord che avevo richiesto. Ne emerge una foto di famiglia di torpedoni vecchiotti, alcuni immatricolati nel secolo scorso con i più anzianotti messi su strada nel lontano 5 marzo 1991, dunque sull’orlo del loro ventottesimo compleanno. Aria condizionata non sempre, spesso solo nell’abitacolo del conducente. E le pedane automatiche in gran parte dei casi restano un miraggio”.
La considerazione vien da sé: “Così non si può fare servizio di qualità e la Regione, forte di questi dati, avrebbe avuto il dovere di intervenire per tempo. Anche perché – incalza Marchetti – le persone pagano abbonamenti e biglietti che con l’introduzione, nel luglio scorso, della tariffazione unica su base Isee sono divenuti via via più cari, mentre la qualità del servizio scorre lungo una parabola discendente in un quadro che non potrà che peggiorare. Il patto che quotidianamente tanti cittadini utenti stringono con l’azienda di trasporto comprando un titolo di viaggio viene così di fatto tradito da parte del gestore. E questo è inaccettabile”.

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