25 aprile, Sinistra per Bagni di Lucca: “Purtroppo è attualità”

Il gruppo extraconsiliare Sinistra per Bagni di Lucca si esprime in merito alla festa della Liberazione, per ricordare l’importanza di questa celebrazione in tempi presenti. “Il 25 aprile purtroppo è attualità – afferma il gruppo -. Usiamo volutamente la parola purtroppo perché ci piacerebbe davvero che fosse solo un ricordo del passato. Invece nel 2019 ci ritroviamo a faticare per esprimere il concetto che siamo tutti uguali. C’è sempre qualcuno che è disposto a definire una categoria di individui meno uguale di un’altra. Tuttavia a livello politico locale siamo molto felici di vedere un rinnovato risveglio della coscienza antifascista. L’istituzione comunale sta lavorando bene sull’argomento”.

Domani (25 aprile) il Comune promuove infatti una serie di iniziative tra le quali la commemorazione in Val Fegana e al parco della Pace di Fornoli. “Bagni di Lucca ha dato un contributo significativo alla lotta di liberazione – continua il gruppo Sinistra per Bagni di Lucca – I ragazzi che sono morti ci hanno consegnato un paese migliore di quello che avevano trovato. Pagando con la vita ci hanno regalato la libertà e la democrazia”. Proprio all’ex grande albergo delle Terme c’era un campo di concentramento dove, in occasione della Giornata della memoria è stata messa una targa. “Le persone venivano imprigionate, deportate nei lager nazisti e uccise nei forni crematori – continua il gruppo -. Auschwitz è stata l’ultima destinazione della nostra piccolissima concittadina Liliana Urbach, ritenuta colpevole di esistere. Ma nel campo di concentramento a Bagni Caldi non si entrava volontariamente. Il sistema di sterminio razzista era ben rodato. Arresti ingiustificati, persecuzioni su base etnica, discriminazioni di ogni tipo. La prossima generazione leggerà questi concetti solo sui libri di storia, senza avere un nonno o una nonna per ascoltare un racconto diretto. È il passaggio di testimone più importante e bisogna difendersi dal pericolo del revisionismo. Salvini parla di derby tra fascisti e comunisti e annuncia che non festeggerà il 25 aprile perché preferisce andare da un’altra parte. Ma il 25 aprile non è il tema con l’argomento a piacere. Non stiamo parlando di un compleanno dove puoi decidere di andare o di non andare se ti sta antipatico il festeggiato. Sarebbe utile ricordare al ministro che ha giurato sulla Costituzione. Troppe volte, anche nella nostra piccola dimensione territoriale, si sentono equiparare altre situazioni al fascismo: le foibe, la mafia, la Russia, la Cina, la Corea del Nord. Cosa c’entrano? Fare un minestrone generico serve solo a nutrire il benaltrismo di coloro che in verità sono infastiditi dal 25 aprile perché quel giorno hanno perso”.

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