Camporgiano, seminario sulla maestra Giovanna Fiorani

Sabato (5 ottobre) alle 15 al centro civico di Camporgiano, si terrà un seminario di studi dedicato alla maestra Giovanna Fiorani e alla sua esperienza didattica innovativa e sperimentale. L’incontro, promosso dal Comune e dalla Proloco di Camporgiano insieme all’ufficio scolastico provinciale di Lucca e Massa Carrara e in collaborazione la Fondazione Pinac e l’istituto comprensivo di Castelnuovo di Garfagnana, si colloca in un più ampio percorso di riscoperta e valorizzazione della figura e dell’operato della maestra che fece della produzione artistica dei suoi bambini un’occasione di espressione veramente libera del loro universo interiore e al contempo uno straordinario strumento pedagogico, il cui valore resta invariato anche oggi.

Un percorso iniziato con la mostra allestita in questi mesi al centro civico, che raccoglie 112 quadri realizzati tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Novanta dai bambini delle scuole elementari di Casciana e di Camporgiano che si sono formati sotto la guida della Fiorani. Tutte opere ispirate dalla vita quotidiana, dalle feste, dalle usanze e dall’osservazione del paesaggio elaborate dai bimbi senza limiti di forma, di colore né, soprattutto, di fantasia.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Camporgiano Francesco Pifferi, del presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana Andrea Tagliasacchi e gli interventi della dirigente dell’istituto comprensivo di Castelnuovo Giovanna Stefani e di Donatella Buonriposi per l’ufficio scolastico provinciale, sono previste quattro relazioni che entreranno nel vivo della storia e del “metodo Fiorani”.
La prima è affidata a Elena Pasetti, direttrice della Fondazione Pinac, la Pinacoteca internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi che nel suo museo raccoglie oltre 7400 opere (tra cui alcune provenienti dalle scuole di Casciana e Camporgiano) e che, grazie alla collaborazione di artisti, pedagogisti, filosofi e insegnanti, si occupa a livello internazionale di studiare e promuovere l’espressività infantile. Con il suo intervento dal titolo L’aula come bottega d’arte, Pasetti metterà in luce il mestiere, la progettualità e la conoscenza su cui si fonda l’esperienza della maestra Fiorani, basi che hanno permesso a centinaia di bambini di portare avanti la loro ricerca espressiva in libertà raggiungendo livelli espressivi notevoli, che non hanno molto da invidiare a quello degli artisti adulti. A seguire Nadia Marchioni, storica dell’arte, curatrice della mostra L’artista bambino – Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo ‘900 che tanto successo ha riscosso alla Fondazione Ragghianti di Lucca nella primavera scorsa. La sua relazione sarà dedicata all’ispirazione al mondo figurativo dell’infanzia nei grandi pittori contemporanei. Poi sarà la volta di Donatella Buonriposi con un intervento dedicato alla pedagogia della bellezza e infine, Stefania Fiorani, insegnante, nipote ed ex alunna di Giovanna Fiorani, porterà la sua testimonianza e traccerà un ritratto di questa figura complessa e geniale che, nello scenario pedagogico italiano dagli anni Cinquanta agli anni Novanta del secolo scorso, ha sperimentato e anticipato metodologie didattiche ancora oggi valide e fortemente innovative.
Il seminario è rivolto agli insegnanti e dà diritto a tre crediti formativi. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19; venerdì, sabato e domenica aperto anche dalle 21 alle 22,30, fino al 12 ottobre. Informazioni 338 2879741 – prolococamporgiano@gmail.com.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.