Lega: “Kme, monitoreremo l’evolversi della situazione”

Dopo l’approvazione del consiglio regionale della mozione in merito al piano di rilancio dello stabilimento di Fornaci di Barga, annunciato da Kme Italy e comprendente il progetto di auto-produzione di energia elettrica, la Lega, con il capogruppo del consiglio regionale Elisa Montemagni e il consigliere provinciale Simone Simonini, afferma che “sono necessarie verifiche ambientali e sanitarie per l’impianto di Fornaci”.

“Abbiamo convintamente votato a favore – afferma Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega – una mozione sottoscritta da diversi partiti che riguarda lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga. In particolare l’atto approvato a larghissima maggioranza, impegna la giunta toscana ad attivarsi ad avviare le fondamentali verifiche ambientali e sanitarie per garantire una corretta valutazione in merito all’inserimento di nuovi impianti di produzione elettrica sul territorio”.
“Questa analisi – precisa Montemagni – dovrà realisticamente tenere conto della loro effettiva compatibilità, della conformazione geografica dell’area in questione, della tutela della qualità dell’aria ed ovviamente, cosa imprescindibile per noi, della salute della popolazione. Nella mozione la giunta dovrà, quindi, informare il consiglio regionale ed in particolare la commissione competente, in relazione ad eventuali accordi inerenti lo stabilimento ed il distretto cartario di Lucca, oltre a tutte le operazioni riguardanti il trattamento ed il recupero degli scarti, dovuti alla lavorazione cartaria. Da segnalare – insiste la rappresentante del Carroccio – che la stessa Kme avrebbe reso nota la volontà di un preciso piano di rilancio che prevederebbe pure l’abbattimento dei costi energetici dell’impianto, mediante la realizzazione di un apposito pirogassificatore. Insomma – conclude Elisa Montemagni – monitoreremo con attenzione l’evolversi della questione che non è assolutamente minimale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il consigliere provinciale leghista Simone Simonini che evidenzia l’importanza di un’azienda che conta circa 600 dipendenti, senza dimenticare un indotto davvero rilevante. “L’argomento – afferma Simonini – è molto importante per tutta la zona, visto che si parla di salute dei residenti e di un’attività lavorativa che, come detto, coinvolge molte famiglie del posto. Come Lega – conclude Simone Simonini – verificheremo, dunque, passo dopo passo, l’evolversi del tutto, con un occhio di riguardo alla necessaria tutela dei posti di lavoro ed al fattore ambientale”.

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