Protesta al Quirinale contro la sentenza di separazione foto

È arrivata fino a Roma, davanti a Montecitorio e al Quirinale, la protesta della donna di 48 anni della Mediavalle, che non accetta le due decisioni del giudice civile che le hanno dato torto in una causa di separazione dal marito. Una situazione che, rispetto a quanto già raccontato, si è ulteriormente aggravata per l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che le ha chiesto conto in queste settimane di alcuni conti non pagati, proprio relative alle cause pendenti.

La donna si ritiene vittima di una ingiustizia, sebbene il giudice, finora, le abbia dato sempre torto. La vicenda va avanti dal 2014, anno in cui si è separata dal marito. Di qui l’odissea per farsi riconoscere quelli che ritiene i propri diritti, il tutto aggravato, a suo dire, dal fatto che la casa, comprata con i soldi della madre morta, è stata assegnata all’ex marito che ha la custodia dei figli, per ciascuno dei quali la donna deve versare 200 euro al mese per il mantenimento. Nel frattempo la donna vive e assiste il padre, malato e invalido e prosegue la guerra a carte bollate.
Lo scorso 29 ottobre, comunque, la sentenza di separazione ha confermato l’assegnazione al marito della casa coniugale e l’affidamento dei figli e condanna la donna anche al pagamento delle spese legali per un totale di 4mila euro. Una sentenza che la donna ha deciso di impugnare perché, a suo dire, non sono state valutate adeguatamente le prove da lei portate sia della relazione con i figli sia delle spese sostenute per la loro educazione.
Una protesta che adesso è arrivata davanti alle istituzioni a Roma: “Ho bisogno di giustizia – è l’appello della signora – perché sto lottando e soffrendo da sola contro un mondo difficile, pur avendo le prove”. Prove che, però, non sono bastate a fronte di due decisioni giudiziali.

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