Taccini: “Conti in rosso, Coreglia come il Titanic”

Coreglia come il Titanic. Questa la rappresentazione iconica che dà del momento politico locale il consigliere di opposizione Piero Taccini.
“Ad un anno dalla fine del mandato – dice Taccini – i nodi di una pessima gestione del Comune vengono al pettine e, usando come metafora il Titanic, si prefigura una disastrosa situazione finanziaria che riceverà in eredità la nuova amministrazione che uscirà dalle urne nella primavera del 2020. Ho sempre detto le cose come stanno; in questi anni mi sono battuto per la legalità e la correttezza ma spesso, troppo spesso, non sono stato ascoltato, anzi, sono stato volutamente ignorato. Troppo spesso mi è stato detto: “La maggioranza ha i numeri e comanda forte del suo risultato elettorale”. Bene, anzi, male, la situazione dei conti di questo ente è grave”.

“Da anni – spiega Taccini – viaggiamo in anticipazione di cassa e con importi veramente elevati (è stato toccato anche il milione di euro), ai quali vanno aggiunte le spese degli interessi; ci portiamo dietro residui passivi, ovvero debiti da pagare, per un importo di oltre 5 milioni e mezzo e residui attivi, ovvero crediti da riscuotere, probabilmente non tutti esigibili, per un importo di 7 milioni e 850 mila. Grazie all’incompetenza di questa, e della precedente amministrazione (che poi sarebbe la stessa), dobbiamo restituire alla Regione Toscana 600mila euro, più interessi e spese, per un contributo ricevuto e non utilizzato per le finalità previste, ovvero, per l’apertura di un asilo nido in Ghivizzano Castello. Sarà la Corte dei Conti a stabilire chi dovrà farsi carico di questa specifica spesa”.
“Sul nuovo campo sportivo di Ghivizzano – prosegue ancora il consigliere – pende un contenzioso con le ditte che hanno eseguito i lavori dell’opera “incompiuta” chei hanno fatto una richiesta danni di un milione e 300 mila euro. I termini sono scaduti. Il saldo che la Regione deve ancora elargire potrebbe essere a rischio, i costi sicuramente lieviteranno soprattutto nell’ipotesi di un arbitrato. Vedremo la conclusione ma, certamente, qualcuno non sta dormendo sonni tranquilli”.
“Tanti sono ancora gli espropri da pagare e diverse sono le cause ancora aperte dove il Comune è chiamato a difendersi da varie accuse – è la posizione di Taccini –  Potrei ancora scendere nel dettaglio ma credo di essere stato abbastanza chiaro per far sì che i cittadini si facciano un’idea di come è messo il loro Comune e le sue finanze. In questi casi, come farebbe una normale famiglia, prima di fare nuove spese si cercherebbe di pagare i debiti, di limitarsi a comprare il minimo indispensabile, a non avere grilli per la testa. Questa maggioranza e questa giunta si comportano come se nulla fosse; di fronte a questa situazione cercano di fare politica elettorale dando corso a nuove opere, a nuove spese certamente di dubbia urgente necessità. Ed i debiti? Nessun problema, quelli verranno scaricati alla futura amministrazione la quale troverà a pagare rate ed a ristorare i creditori. Si parla di un mutuo di circa 500mila euro per qualche posto auto a Vitiana ed un parco a Piano di Coreglia. Cose buone e giuste da mettere in atto ma non certo in questo momento finanziariamente disastroso”.
“Prima che la nave sia affondata del tutto – conclude – chiedo alla cittadinanza di far sentire la propria voce affinché non vengano realizzate nuove cattedrali nel deserto e trascurate evidenti ed indifferibili necessità, fra le quali cimiteri, viabilità, manutenzioni. Chiedo, invece, a questa maggioranza di fermarsi, di non peggiorare ulteriormente la situazione. In questo anno che vi rimane da amministrare pensate a tutti quei cittadini che, nelle urne, hanno riposto in voi la loro fiducia (potessero tornare indietro…) e smettete di pensare e di mettere in atto i vostri pensieri. Incrociate le braccia o, meglio ancora, scioperate fino alla primavera del 2020. In questo modo tutto il Comune non subirà altri travagli ed i cittadini tutti ve ne saranno grati”.

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