Borgo, maggioranza: “Basta attacchi a nostra immagine”

Polemiche a Borgo a Mozzano dopo l’ultimo consiglio comunale. Dopo la seduta non si fa attendere infatti la nota di Missione Domani, contrariato per le mozioni presentate dalla minoranza: “Governiamo il Comune da più di cinque anni – si legge in una nota – dimostrando con i fatti, non solo con le parole, la nostra onestà, la nostra etica, il nostro essere persone per bene, la nostra correttezza nello svolgere il mandato che i cittadini ci hanno assegnato. I nostri comportamenti discendono dalla Costituzione, sulla quale il sindaco ha giurato, e dai nostri personali convincimenti. Anche nei dibattiti che spesso si sono verificati sui social network, abbiamo nella grande maggioranza dei casi soprasseduto a pesanti offese, a denigrazioni personali, che insultavano l’onorabilità delle cariche che ricopriamo, in particolare il sindaco. Lo abbiamo fatto perché abbiamo sempre ritenuto opportuno mantenere il dibattito su un piano politico, agendo prima di tutto con signorilità”. 

“Il nostro stile – si legge – è sempre stato propositivo, inclusivo, votato a far esprimere le migliori energie del territorio, e in questo modo proseguiremo, con assoluta determinazione e convinzione, il nostro percorso amministrativo. Alla luce di quanto sopra abbiamo subito ritenuto e riteniamo irricevibili, le mozioni presentate nell’ultimo consiglio comunale dalla minoranza, che nei fatti volevano farci dire: affermate che a Borgo non farete come a Bibbiano; affermate che non siete corrotti; dimostrate che non fate uso di sostanze stupefacenti. Ma stiamo scherzando? Che non faremo come a Bibbiano, che non siamo corrotti, che non usiamo sostante stupefacenti, è nella nostra etica, nel nostro esempio, nella nostra storia personale, nei valori che da anni esprimiamo nell’impegno pubblico, e nessuno può darci lezioni su questo. Oltre a ciò – spiega Missione Domani – soprattutto sulla questione Bibbiano, è evidente una matrice politica che con Borgo a Mozzano non ha nulla a che fare. Dovremmo forse portare mozioni in consiglio comunale dove vogliamo garanzie che esponenti locali della Lega non faranno utilizzo di denaro pubblico così come il loro partito ha fatto per i 49 milioni? Oppure che vorremo garanzie che non avranno rapporti ‘particolari’ con paesi esteri? No, non lo faremo, perché non abbiamo motivo di dubitare che gli esponenti dell’opposizione non siano corrotti”.
“Veniamo quindi alla eventuale querela annunciata dal consigliere Indro Marchi nei confronti di Motroni e Zanotti, per una frase erroneamente attribuitagli durante un dibattito su Facebook – continua la nota di Missione Domani – Punto primo: tutto il gruppo è con la vicesindaco e l’assessora, persone oneste, capaci e per bene. Punto secondo: queste sono le parole che le stesse Motroni e Zanotti, con chiara onestà intellettuale, vogliono pubblicamente esprimere sulla vicenda: In riferimento alla comunicazione del consigliere Marchi, con cui nell’ultimo consiglio comunale ha minacciato querela nei nostri confronti, vorremmo precisare quanto segue: La frase da noi erroneamente a lui attribuita è stata pronunciata, nei fatti e nella stessa seduta, dalla consigliera Bertieri facente parte dello stesso gruppo politico di Marchi. Premesso che del verbale di consiglio esiste al momento solo il file audio, attendevamo di affrontare l’argomento una volta che fosse stato posto come punto all’ordine del giorno l’approvazione del verbale nella sua forma definitiva, ritenendo che per “rimediare” all’aver attribuito una valutazione politica di un esponente politico a un altro, peraltro, facente parte dello stesso gruppo, fossero sufficienti una rettifica e delle scuse (che oltretutto abbiamo prontamente scritto l’indomani una volta verificata la registrazione audio). Preme sottolineare che tale frase per noi ha valore di valutazione politica e quindi, in un confronto dialettico di stampo squisitamente politico, dovrebbe restare configurata come tale”.
“Nello specifico – conclude il gruppo di maggioranza – la frase pronunciata dalla consigliera Bertieri ed erroneamente addebitata in un post al consigliere Marchi è la seguente: ‘se i cittadini volevano la loro presenza in consiglio comunale credo che gli avrebbero dato le preferenze sufficienti per esserci’, ed era riferita a un neo consigliere e a un’annunciata futura neo consigliera”.

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