Canile di Diecimo, scatta l’interrogazione

I consiglieri di opposizione all'Unione dei Comuni chiedono lumi al presidente

I consiglieri dell’Unione dei Comuni, Yamila Bertieri, Pietro Tosi, Pietro Frati, Francesco Feniello, Claudio Gemignani, intervengono in merito alla chiusura del canile Le selvette di Diecimo, prevista per metà gennaio.

Dopo le preoccupazioni e segnalazioni fatte ai consiglieri da parte dei cittadini, gli stessi hanno deciso di presentare una interpellanza, indirizzata sia ai rispettivi Sindaci che al Presidente dell’Unione dei Comuni, nonché all’Asl di competenza.

In particolare chiedono di sapere gli atti intrapresi in passato per scongiurare la chiusura della struttura, “dato che – sostengono – già da diversi mesi l’Unione dei Comuni e i Comuni erano a conoscenza della volontà, da parte della proprietà, di cessare l’attività e in quale modo attraverso il bando, annunciato in un articolo sui quotidiani dal presidente dell’Unione dei Comuni, sarà individuato un nuovo soggetto gestore che vi subentri”.

In particolare chiedono “se sarà garantito e come verrà svolto il servizio di recupero cani vaganti che fino ad oggi era gestito h24 dal personale del canile, fondamentale per la prevenzione del randagismo che, in zone extraurbane e collinari come le nostre, rischia di aggiungersi alla problematica presenza di lupi, aggravandone il problema, e se è stata fatta un’analisi dei costi che avrà lo spostamento dei cani e l’affidamento del servizio ad un altra realtà che ci auguriamo più vicina possibile ai nostri Comuni”.

Consiglieri di opposizione all'Unione dei Comuni della Valle

“Visto che – vanno avanti – l’articolo 33 della legge regionale 59 del 20 ottobre 2009  prevede l’erogazione di contributi per la costruzione di canili sanitari e rifugio, chiedono se sarà creata una struttura pubblica consortile fra i Comuni della Media Valle, poiché ritengono che il diritto alla vita agli animali da affezione deve essere sempre e comunque garantito soprattutto per coloro rimasti senza proprietari”.

“E’ stato dichiarato dal presidente dell’Unione, sempre attraverso un articolo – proseguono -, che è convocato un incontro per il 30 dicembre coi proprietari dell’attuale struttura, per capire le difficoltà e le scelte che hanno portato a tale decisione. Anche i consiglieri di opposizione hanno chiesto di essere presenti, ma non hanno avuto risposta”.

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