Cinipide del castagno, Remaschi: “Situazione migliore rispetto allo scorso anno”

L'assessore regionale risponde all'interpellanza dell'opposizione di Bagni di Lucca: "Sostegno ai coltivatori con un bando da 4,5 milioni di euro"

Cinipide del castagno, l’assessore regionale Marco Remaschi risponde all’interpellanza dell’opposizione di Bagni di Lucca. 

“Già lo scorso anno – dice – i consiglieri Gemignani e Lucchesi, presentando una interpellanza fotocopia di quella di pochi giorni fa, avevano previsto una nuova invasione del cinipide del castagno, e già allora gli esperti avevano invece rassicurato rispetto alla produzione dei castagneti che nei fatti è stata in generale di discreta entità”

Le premesse per la stagione a venire – continua Remaschi – paiono dai monitoraggi continui che la regione mette in campo, grazie alla collaborazione con il Crea, università di Firenze e associazioni dei castanicoltori, ancora migliori, anche se ovviamente dovremo aspettare il momento della fioritura e la successiva allegagione per averne la certezza”

La presenza del cinipide, come già ribadito più volte, non potrà mai essere azzerata del tutto, poiché i meccanismi della lotta biologica non ne provocano l’eradicazione che è impossibile, ma ne tengono sotto controllo la diffusione su livelli accettabili che non compromettano la fruttificazione, ed in questo senso non ha particolare motivo la richiesta di ulteriori lanci dell’insetto antagonista (Torymus Sinensis) in quanto già presente in tutta la Valle a seguito dei lanci pubblici e privati degli anni scors b, ovviamente con densità diversa in base alle condizioni mircroclimatiche delle varie zone.

Dalle indagini effettuate, in generale oggi in Toscana ed in Lucchesia si evidenzia una presenza di galle assai inferiore al 2019, concentrata nelle parti basse della vegetazione castanicola, ma quasi del tutto assente nelle parti alte delle chiome, quelle da cui deriva la maggioranza della fioritura.

“È chiaro che se da una parte il cinipide oggi pare sotto controllo – conclude l’assessore regionale – i problemi che i castanicoltori devono affrontare sono tanti e complessi, e richiedono risposte sia di tipo economico, come ad esempio il bando regionale per le indennità compensative che prevede 4,5 milioni di euro a favore delle aziende agricole delle zone montane che abbiamo aperto qualche giorno fa, sia di sistema, come stiamo affrontando, nonostante l’emergenza Covid, tramite un protocollo di intesa tra Regione, Anci in rappresentanza dei comuni e delle unioni, università e associazioni di castanicoltori al fine di lavorare tutti insieme per trovare soluzioni, anche innovative, ad un comparto che ha, pur tra mille difficoltà, delle potenzialità enormi”.

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