Tagli agli organici della scuola, il sindaco di Barga: “È un prezzo che la Valle del Serchio non può pagare”

Richiesto un incontro urgente per discutere le problematiche che tale ridimensionamento potrebbe portare sul territorio

“La provincia di Lucca sarà tra quelle più colpite dai tagli agli organici della scuola annunciati e questo è un prezzo che soprattutto la Valle del Serchio non può pagare”. Dice così la presidente della conferenza zonale per l’istruzione della Valle del Serchio, Caterina Campani, che ha inviato al dirigente regionale scolastico, Ernesto Pellecchia, alla dirigente provinciale, Donatella Buonriposi ed all’assessore regionale, Cristina Grieco, una lettera per richiedere un incontro urgente per le problematiche che tale ridimensionamento porterebbe alle scuole presenti sul territorio.

“Abbiamo apprezzato molto il fatto che il consigliere regionale Stefano Baccelli abbia presentato in Regione una mozione sulla problematica della provincia di Lucca, ma riteniamo che con i dirigenti regionale e provinciale vada comunque affrontata, nello spirito di collaborazione che non è mai mancato in questi anni, la questione relativa alla Valle del Serchio – dice Campani – Chiediamo che in questa valle tagli di organico e quindi riduzioni delle classi non ci siano, che si preveda una speciale deroga per una zona montana, disagiata per quanto riguarda i collegamenti e non ancora adeguata alle fondamentali esigenze di connessione che non pochi problemi hanno causato in questi mesi difficili soprattutto all’insegnamento a distanza; zona che come il resto del Paese si trover a convivere con le nuove regole di distanziamento sociale imposto dall’emergenza Covid”.

Ora più che mai – prosegue il sindaco – chiediamo con forza che non vengano attuati tagli a livello di organico e che si tenga conto per la formazione delle classi non solo del numero dei bambini iscritti ma del particolare contesto territoriale e temporale in cui ci troviamo. L’ipotesi che con il prossimo anno scolastico le scuole possano essere riaperte con una didattica che si svolgerà̀ in parte in classe e in parte a distanza, è motivo di forte perplessità̀ soprattutto per i bambini più̀ piccoli che hanno maggiore bisogno di avere un contatto diretto con la scuola e con l’insegnante. C’è assolutamente bisogno – continua Campani – di aprire un confronto per la situazione della Valle del Serchio, che ha bisogno non di un depauperamento delle risorse attuali ma di un loro potenziamento”..

“Le nostre amministrazioni – conclude – sono pronte a supportare la scuola nei modi e nelle forme che concorderemo e in questo senso, per avere il tempo necessario a ricercare le migliori soluzioni per il bene dei bambini e dei giovani di tutto il territorio, abbiamo richiesto l’incontro al quale parteciperemo con una rappresentanza dei sindaci della Conferenza zonale educazione e istruzione della valle del Serchio”.

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