Casa del Buglia, Tar dà ragione al Comune di Barga. Campani: “Soddisfatti”

Il sindaco: "Una sentenza che fa ben sperare anche sul fronte del pirogassificatore"

Casa del Buglia, il Tar dà ragione al Comune di Barga nel braccio di ferro con Kme. L’avvocato Giuseppe Toscano (legale nominato per la difesa nell’ambito del ricorso presentato da Kme al Tar per chiedere la sospensiva della ordinanza pubblicata dal comune nel luglio scorso che obbligava l’azienda a ripristinare integralmente la Casa del Buglia, demolita nei mesi precedenti) ha trasmesso all’amministrazione la sentenza del Tar che dà ragione al Comune di Barga dichiarando la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale circa l’ordinanza presa per il ripristino di Casa del Buglia.

Secondo quanto si legge in una nota del Comune, è stato insomma respinto il ricorso presentato da Kme in merito alla legittimità del provvedimento assunto dal sindaco Caterina Campani a fine luglio scorso; ricorso in cui Kme richiedeva anche un cospicuo risarcimento danni.

Siamo soddisfatti – dice Caterina Campani – e lo dico anche a nome degli uffici che in questi mesi hanno lavorato sulla vicenda, per il riconoscimento della legittimità delle nostre azioni. Vorrei sottolineare peraltro un punto importante della sentenza che fa riferimento, nell’ambito della nostra ordinanza di richiedere la ricostruzione di Casa del Buglia, proprio alla presenza nell’area di invarianti strutturali. Il Tar ha posto l’attenzione nella sua sentenza al nostro piano strutturale e alla presenza di una invariante strutturale. Quello che sosteniamo da tempo per questa area dove ci sono precisi vincoli urbanistici ed ambientali da rispettare”.

Ora dunque scattano i termini per l’esecuzione dell’ordinanza di luglio 2019: 90 giorni di tempo per ricostruire la Casa del Buglia; peraltro dovendo utilizzare anche i soliti materiali secondo quanto previsto dalla originaria ordinanza. Pena l’acquisizione forzata da parte del comune di tutta l’area.

Al di là dell’ordinanza, la sentenza, secondo il sindaco Caterina Campani “fa ben sperare anche per un prossimo ricorso al Tar da parte di Kme di cui la discussione è attesa a settembre; che richiedeva l’annullamento dell’atto del consiglio comunale dell’aprile 2019 in cui era stato approvata l’interpretazione autentica delle invarianti strutturali urbanistiche ed ambientali presenti in quella area; la stessa indicata anche per la costruzione del futuro pirogassificatore”.

 

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