Fiom all’attacco: “Kme, fare luce sull’attività altalenante delle lingotterie”

Il sindacato: "Non vorremmo assistere ad altre alienazioni"

Kme, l’attività delle lingotterie nel mirino di Fiom Cgil.

“Di passaggio in passaggio – scrivono Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom per Kme e Mauro Rossi, segretario provinciale della Fiom -, la Kme nel corso degli anni ha ridotto il perimetro delle produzioni. La fase è sicuramente delicata e lo era già prima della pandemia, ma da qualche settimana stiamo notando un andamento diverso, in particolare modo nel settore delle lingottiere, gli speciali, un ramo d’impresa di alto valore aggiunto, dove assistiamo ad una evoluzione lavorativa altalenante, tra scarsa produzione e improvvisi carichi di lavoro. Dopo la cessione di importanti rami d’impresa, non vorremmo trovarci di fronte ad altre alienazioni che potrebbero tendere a ridurre ulteriormente il perimetro del gruppo Kme a Fornaci di Barga ed in Italia. Siamo di fronte ad un gruppo industriale in affanno da anni e i lavoratori ne stanno pagando un caro prezzo, passando dall’utilizzo di un ammortizzatore sociale ad un altro”.

“Abbiamo sempre fatto importanti accordi sindacali – aggiungono – per tentare di favorire il rilancio dei siti produttivi in Italia, ma purtroppo questo non sta avvenendo. Si rende necessario un confronto con la direzione aziendale per fare chiarezza sulle prospettive future del settore lingottiere e del Gruppo Kme”.

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