Vagli, l’ex candidato Coltelli: “Pellinacci vicesindaco, siamo senza parole”

Il leader dell'opposizione: "Un consiglio comunale surreale con il silenzio del gruppo consigliare della Lega"

Dopo l’ultimo consiglio comunale di Vagli, in cui il sindaco Giovanni Lodovici ha annunciato la nuova composizione della giunta comunale, interviene in maniera critica il leader dell’opposizione Mario Giuseppe Coltelli.

https://www.serchioindiretta.it/garfagnana/2020/12/30/sospeso-mario-puglia-mirna-pellinacci-nominata-vicesindaco-di-vagli/114675/

“Il 30 dicembre – dice – ho assistito in videoconferenza al consiglio comunale di Vagli Sotto, Comune per il quale ero candidato a sindaco nelle elezioni del 2019 e dove uscii sconfitto per soli sedici voti. Vi assicuro che avrei preferito non assistere a quella seduta, un clima dismesso senza dibattito né discussione, consiglieri comunali che si sono limitati a dire favorevole o contrario, davvero un clima surreale in una seduta di fine anno che avrebbe dovuto essere certamente diversa. Per la verità i punti all’ordine del giorno erano pochi e solo due davano adito a dibattito. Al punto numero 1 si parlava della sostituzione del consigliere/assessore/vicesindaco Puglia che, come le cronache hanno riportato, si trova agli arresti domiciliari per le note vicende giudiziarie che lo hanno interessato”.

“Sinceramente – prosegue Coltelli – mi aspettavo che il sindaco Lodovici. visto e considerato che non si è minimamente degnato di convocare una seduta straordinaria/urgente all’indomani dei gravissimi fatti del 16 dicembre, che hanno interessato il Comune, almeno in questa occasione spiegasse a tutto il consiglio comunale e alla popolazione in particolare, quello che stava accadendo, nella nostra piccola comunità, con il sindaco, un assessore e un consigliere, oltre a cinque dipendenti comunali indagati e vicesindaco agli arresti domiciliari, per reati che vanno dal peculato, alla turbativa d’asta, alla corruzione, al falso ideologico, fino all’associazione a delinquere, tutti reati contro la pubblica amministrazione. Invece si è limitato ad una normale surroga come se fossero semplici dimissioni, anziché dovute all’applicazione della legge Severino che per la prima volta è scattata nella macchina amministrativa non solo vaglina ma dell’intera Valle del Serchio”.

“La cosa più eclatante – continua – è arrivata nelle comunicazioni del sindaco dove Lodovici con una tranquillità disarmante, e dico io anche senza un minimo di pudore, ha comunicato al consiglio comunale la costituzione della nuova giunta dove oltre al lui, non dimentichiamoci indagato, vi fanno parte ancora la consigliera Pellinacci, anch’essa indagata come indagato è il marito della stessa (come riportato da notizie pubbliche di stampa) e la new entry Angelo Girolami che a suo tempo fu coinvolto nella vicenda delle incompatibilità e incandidabilità, decretate dalla sentenza della corte di appello di Firenze numero 850/2020 che dichiarò incompatibili Girolami, Pellinacci e Puglia dalla carica di amministratori comunali, con quella di amministratori Asbuc”.

“Ma non finisce qui – precisa Coltelli – l’assessora Pellinacci viene insignita anche della carica di vicesindaco. Davvero un bel premio, non c’è che dire: un bel biglietto da visita per Vagli e i vaglini, ma andiamo avanti ormai ci siamo abituati. Naturalmente la minoranza è rimasta sbigottita e senza parole davanti a tali nomine, ma cosa ancor più clamorosa è il silenzio del gruppo consiliare della Lega Salvini Premier, con i suoi componenti che si ergono a paladini della giustizia e contro il malaffare. Né il consigliere Braccini né il consigliere Pellegrinotti, che ricordiamo è anche commissario della sezione Lega Mediavalle e Garfagnana della Lega, hanno aperto bocca. Scena muta: proprio un bell’esempio verso i loro associati e militanti. Potevano perlomeno cercare di salvare la faccia. anche se ormai è molto difficile farlo. A conferma proprio in questi giorni ho ricevuto un bel dossier di 37 fotogrammi fra video e foto, dove sono ritratti tanti bei quadretti dell’epoca, quando Puglia era l’uomo di punta del partito di Salvini e vi assicuro che sarebbe un bella mostra da mettere in piedi, ‘chissà al peggio non c’e mai fine’”.

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