Industrie cartarie Tronchetti, con l’ampliamento 40 assunzioni in vista foto

Presentato il progetto da 50 milioni: sarà realizzato entro il 2026

È stato il sindaco Marco Remaschi, insieme con l’assessora all’urbanistica, Barbara Gonnella e al responsabile urbanistica del Comune di Coreglia, Giancarlo Carmassi, a illustrare il progetto di completamento presentato da Industrie Cartarie Tronchetti per il sito produttivo di Piano di Coreglia. Un progetto da oltre 50 milioni di euro che, se tutti i passaggi e tutti i tempi verranno rispettati, dovrebbe concludersi nel 2026, con la creazione di nuove linee, del centro direzionale e la realizzazione di un modernissimo magazzino automatizzato. Il tutto dovrebbe generare 150 posti di lavoro: nella maggior parte si tratta di persone già impiegate in altri stabilimenti del gruppo, ma sono previste anche 40 nuove assunzioni. Numerosa la partecipazione alla presentazione del progetto dei cittadini di Piano di Coreglia e Ghivizzano, oltre, ovviamente, agli amministratori comunali e a tanti imprenditori e professionisti della Valle.

“Abbiamo fortemente voluto – spiega il sindaco Remaschi – questo incontro per consentire alla popolazione di conoscere da vicino il piano di Industrie Cartarie Tronchetti ed essere coinvolta fin dai primi momenti. Il fatto di voler far sentire partecipi le persone è proprio un cambio di passo evidente rispetto al passato: i progetti si condividono e si raccontano al territorio. Non a caso abbiamo previsto anche un’email (partecipazione@comune.coreglia.lu.it) dedicata proprio all’accoglimento delle varie richieste di chiarimento e osservazioni, sempre accessibile, al fine di dare ulteriori spiegazioni tecniche a chi lo richiederà. Questo non sarà certamente il primo incontro, il progetto è alla fase iniziale: oltre all’iter amministrativo che interessa più direttamente il Comune di Coreglia, ci sono molti altri enti chiamati a esprimersi. Il piano di Industrie Cartarie Tronchetti porterà un beneficio a cascata per il territorio: l’indotto locale che lavorerà alla realizzazione degli edifici, le nuove assunzioni previste in futuro, la messa in sicurezza, dal punto di vista idrogeologico, del Rio Secco, la realizzazione di una serie di opere compensative. Da una parte si investe nel lavoro e nell’occupazione e dall’altra si tutela l’ambiente: questo è il nostro obiettivo e su questa linea imposteremo tutto il lavoro”.

Sui 153mila metri quadrati di superficie occupati dalle Ict, la superficie coperta attualmente è di 42.500 metri quadrati, ma dopo l’intervento si arriverà a sfiorare gli 80mila. Le nuove costruzioni sono collocate nella parte nord, dove è prevista una nuova palazzina adibita nuovo centro direzionale. Lateralmente,  invece, sul lato che guarda a Piano di Coreglia, verranno installate sei nuove linee per il converting, che permetteranno di raddoppiare la produzione. E sul lato sud, quello che guarda a Ghivizzano, sorgerà,  secondo il progetto presentato dall’azienda, il nuovo magazzino automatizzato, lungo 167 metri, largo 57 e alto 35 metri. 

“È evidente già dalle dimensioni che quest’ultimo sia l’aspetto più delicato – continua l’assessora all’urbanistica Gonnella -, sul quale si concentrerà anche il maggior intervento di mitigazione e di compensazione. Il progetto dovrà seguire ora un iter urbanistico e normativo molto complesso: come prima cosa deve essere completato il procedimento per la verifica dell’assoggettabilità a Vas, propedeutico alla presentazione del piano attuativo e alla contestuale variante urbanistica. Contemporaneamente l’amministrazione dovrà approvare in consiglio comunale l’avvio del procedimento del piano operativo intercomunale, in seguito al quale sarà possibile presentare piano attuativo e variante urbanistica. Sarà in quella fase che enti, cittadini, professionisti, saranno chiamati a esprimersi tramite osservazioni, che il Comune dovrà poi raccogliere, eventualmente controdedurre, integrare per portare i procedimenti in approvazione in consiglio comunale. Ecco perché ci saranno numerosi momenti di incontro e confronto con la cittadinanza: questo è il volere dell’amministrazione”.

Opere integrative. Tra le opere compensative più importanti c’è la nuova inalveazione del Rio Secco, completamente a carico di Industrie Cartarie Tronchetti. Il progetto prevede la modifica del corso del torrente con realizzazione di un nuovo sottopasso ferroviario; i nuovi argini del rio consentiranno la protezione idraulica delle aree limitrofe adiacenti alla frazione di Ghivizzano; è inoltre prevista una risistemazione della viabilità vicinale. Il tutto si integra con la creazione di una collinetta artificiale che ha una doppia valenza: da una parte mitigare, insieme con gli alberi ad alto fusto, l’altezza del magazzino automatizzato; dall’altra ricreare un percorso pedonale verde a disposizione della comunità, nel quale realizzare un parco attrezzato.

Le fasi. Secondo il piano di Industrie Cartarie Tronchetti, la nuova inalveazione del Rio Secco dovrebbe prendere il via nel 2022, insieme alla realizzazione della nuova viabilità, delle aree verdi attrezzate, della collinetta artificiale e alla piantumazione delle nuove alberature. L’inizio della costruzione degli ampliamenti di ICT è previsto per il 2023 e andrà avanti fino al 2026: l’ultimo intervento, in ordine di tempo, sarà il magazzino automatizzato.

Industrie cartarie Tronchetti. Industrie Cartarie Tronchetti nasce nel 1976. Nel 1978 ICT entra nel settore del tissue. Complessivamente il gruppo è formato da 7 stabilimenti: quattro quelli italiani (Fivizzano, Piano della Rocca, Diecimo e Piano di Coreglia), tre quelli europei, in Spagna, Francia e Polonia. I 4 stabilimenti italiani contano oltre 550 dipendenti, per un fatturato di più di 220 milioni di euro.

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