Riserva dell’Appennino, online la prima assemblea dopo l’allargamento dell’area

È rivolta a 80 comuni (prima erano 34) distribuiti su quasi 500 mila ettari con oltre mille amministratori tra le tre regioni di Toscana, Emilia-Romagna e Liguria

Sarà la prima assemblea della Riserva di biosfera dell’Appennino tosco-emiliano dopo l’allargamento dell’area Mab decretato lo scorso settembre dall’assemblea Unesco ad Abuja (Nigeria).

Prenderà il via sabato (19 febbraio) e si terrà online dalle 15 il webinar dal titolo Il valore del capitale umano e del capitale naturale nella Riserva di biosfera Mab Unesco dell’Appennino Tosco-Emiliano ed è rivolta a 80 comuni (contro i precedenti 34) distribuiti su quasi 500 mila ettari, con oltre mille amministratori tra le tre regioni di Toscana, Emilia-Romagna e Liguria. Sono invitati i cittadini delle sei province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Massa-Carrara e Spezia.

“L’assemblea sarà forzatamente online – commenta Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva – ma è proprio il modo del web che sta decretando il primo successo dell’area Mab Unesco nei segni dell’appartenenza e dell’attaccamento. I territori della Mab, solo 20 anni fa, erano tradizionalmente considerate aree marginali. Ora, invece, dal nostro osservatorio registriamo costantemente il posizionamento verso l’alto di queste aree, con post, immagini, video e commenti sulla bellezza e l’orgoglio di vivere qui. Al mondo le aree Mab tutelate dall’Unesco sono solo 727 esprimono solo il 5% della superficie terrestre: siamo parte di tutto questo”.

La rete delle Mab, in Italia, è in crescita e l’assemblea dell’Appennino tosco-emiliano riguarda un territorio vissuto da 380 mila i residenti (di cui 56 mila under 18) dove sono operativi 875 istituti scolastici.

“La formazione e la partecipazione – afferma Giovanelli – sono le sfide immediate della Mab. Grazie al capitale umano qui radicato, infatti, è possibile qualificare e sviluppare questi territori. La guida nazionale divulgata in questi giorni da Repubblica in tutta Italia ne è solo il primo, ma non unico, esempio”.

L’assemblea continuerà nelle settimane a venire con sette incontri dove chi partecipa potrà prendere la parola. All’incontro di sabato porteranno i saluti Barbara Lori, assessora Regione Emilia-Romagna e Stefania Saccardi, vicepresidente Regione Toscana. L’approfondimento del tema del valore del capitale umano e del capitale naturale sarà affidato a due interventi: il primo a cura della professoressa Sabina Nuti, rettrice della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che affronterà l’argomento Aree interne e capitale umano; il secondo a cura Giorgio Vacchiano dell’università degli studi di Milano che illustrerà Il valore delle foreste dell’Appennino tosco-emiliano.

Quindi la presentazione della guida di Repubblica dedicata alla Riserva della Biosfera Appennino tosco-emiliano, a cura del giornalista Giuseppe Cerasa, e per il lancio della piattaforma di compravendita dei Crediti di sostenibilità, innovativo progetto per la Riserva della biosfera. La piattaforma, che verrà poi illustrata nel dettaglio il 3 marzo alle 11,30 in uno specifico webinar, ha lo scopo di remunerare i servizi ecosistemici generati dalla gestione sostenibile delle foreste dell’Appennino (e in particolare l’assorbimento della CO2) coinvolgendo imprese e organizzazioni impegnate in percorsi di Responsabilità sociale d’impresa e neutralizzazione delle proprie emissioni.

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