Qualche consiglio per risparmiare e guadagnare da allevamenti e coltivazioni

Nelle zone della provincia di Lucca, l’agricoltura e l’allevamento hanno sempre avuto un peso importante per l’economia locale, in particolare la produzione zootecnica incide per circa il 20 per cento rispetto a quella che è l’agricoltura nel suo totale. A fronte della diversità territoriale si possono ritrovare diversi tipi di allevamento e di produzione agraria, ed è importante per chiunque voglia avviare una attività simile saper riconoscere le peculiarità di ogni area che si trova davanti così da poter sfruttare al meglio ciò che l’ambiente offre, coltivando e allevando con risultati di qualità.

Dopo aver definito il clima e il terreno, se pianeggiante o montuoso, bisogna chiarire l’obiettivo da perseguire, che andrà scelto anche in base al tipo di economia locale e di richiesta, ad esempio se scegliere un allevamento intensivo o estensivo e se insieme all’allevamento coltivare anche i terreni quando possibile, in modo da poter provvedere autonomamente al sostentamento del bestiame.

Tutte le scelte fatte in questa prima fase andranno ad incidere enormemente sui costi e sulle proiezioni di bilancio annuali: un allevamento estensivo che non preveda in modo assoluto stalle, nemmeno di ricovero notturno, abbatte i costi delle strutture ma alza in molti casi quelli dei controlli veterinari. Per i terreni più vasti dove la coltivazione è poco praticabile, è auspicabile prediligere questo tipo di allevamenti garantendo però agli animali un’area adibita a loro, magari facendosi consigliare da aziende esperte nel settore come Due A Srl.

È consigliabile inoltre avere informazioni dettagliate sul clima non solo per sommi capi, ma conoscere mese per mese ciò che offre il territorio così da sapersi muovere senza perdere tempo, ma soprattutto senza arrivare tardi né anticipare le “scadenze” della natura. Ad esempio se si ha un campo aperto, il mese di febbraio nonostante il freddo è quello adatto per la semina di patate, carote, piselli, fave, aglio, cipolle, spinaci, valeriana o scalogno, mentre se si ha un semenzaio si può iniziare con pomodori, melanzana, peperone, porro, lattuga, sedano, cetrioli, origano, rucola e bieta. Le coltivazioni nel mese di maggio, oramai alle porte, possono prevedere angurie, asparagi, peperoni, carote, rucola e tanto altro ancora.
Abbiamo visto alcuni aspetti da non trascurare per poter avviare una fattoria dove allevare e lavorare la terra, alcuni degli aspetti da conoscere per non buttare soldi al vento iniziando un’attività del genere. Un altro consiglio è certamente quello di risparmiare con le nuove tecnologie. L’energia usata in un allevamento non sarà certo cosa di poco conto, un ottimo aiuto potrebbe arrivare direttamente dal sole grazie al fotovoltaico. Un allevamento all’avanguardia da questo punto di vista permetterà di ammortizzare in fretta la cifra sborsata per i vari pannelli, e potrebbe dare una reale sferzata alle bollette.

Non bisogna solo risparmiare, occorre anche guadagnare! Un valido aiuto può arrivare certamente da internet, anche se ad oggi sono solo il 4 per cento le fattorie che si ritagliano un loro spazio online in Italia, spesso a causa della mancanza di connessione in zone rurali, bisogna tenere in considerazione che farsi conoscere vuol dire acquisire clienti, sia tra i privati che tra le aziende. Poter vendere i propri prodotti, soprattutto ai giorni d’oggi dove la qualità è sempre più apprezzata, soprattutto a tavola, rappresenta quella marcia in più che può davvero fare la differenza tra un’azienda agricola di successo ed una che invece fatica a tirare avanti.

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