A Baccelli la delega per i Toscani nel mondo

Spetterà al consigliere regionale Stefano Baccelli, presidente della quarta Commissione territorio, ambiente e infrastrutture, il compito di tenere unita e valorizzare la comunità dei Toscani nel Mondo: a decretarlo è stato il presidente della Regione Enrico Rossi, che ha scelto di assegnare proprio all’ex presidente della Provincia di Lucca la delega per la gestione dei rapporti con i 12mila toscani residenti all’estero, in virtù della sua comprovata attenzione verso questi temi. Uno strappo alla prassi consolidatasi sino ad ora, che ha sempre visto questa responsabilità fare capo ad uno degli assessori regionali.
Una notizia accolta con grande entusiasmo dallo stesso Baccelli e dal presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria Del Bianco, che questa mattina (14 settembre), al castello di Porta S.Pietro, hanno annunciato di voler dare vita ad una collaborazione costante e proficua.

“Non posso che dirmi entusiasta di questa importante nomina – ha commentato Baccelli – L’intuizione iniziale è stata di Ilaria Del Bianco, che già negli anni passati mi ha presentato l’esigenza di riavvicinare la Toscana all’esperienza dei lucchesi all’estero. Nelle vesti di presidente della Provincia ho avuto modo di conoscere il patrimonio della nostra identità diffusa in tutto il mondo e anche per questo ho fiducia in uno svolgimento positivo del mio nuovo ruolo”.
Baccelli sembra avere le idee piuttosto chiare anche in merito agli obiettivi da perseguire nel corso del suo mandato: “Sebbene le risorse siano limitate – ha detto – sono già tanti i progetti, come quello di ricostruire un comitato scientifico per rintracciare ad esempio le aziende nate in Toscana e divenute poi imperi nel mondo. Svolgeremo un ruolo di importante coordinamento con le associazioni, iniziando proprio dall’ascolto delle varie realtà e dalla valorizzazione di quelle attività quotidiane con cui i toscani all’estero hanno contribuito allo sviluppo economico culturale e sociale dei paesi ospiti. Particolare attenzione sarà prestata anche alla situazione attuale – ha asserito – Assistiamo infatti impotenti ad un esodo di massa, sebbene animato da motivazioni differenti da quelle che hanno spinto i nostri conterranei a migrare. Questo dovrebbe spingerci a riflettere sul fatto che nel nostro dna è presente l’esigenza di andare all’estero per avere un progetto di vita”.
La Regione Toscana riserva all’attività dei Toscani nel Mondo risorse pari a 411mila euro, di cui circa la metà investiti in corsi di lingua italiana e i rimanenti impiegati per lo sviluppo dei progetti delle associazioni. Ad oggi sono 110 i circoli e le associazioni di toscani all’estero, per un totale di 12mila persone e 558 famiglie, senza contare gli iscritti che non sono italiani. I più numerosi sono senza dubbio gli argentini, che totalizzano il 34 per cento, seguiti dai brasiliani e dai nordamericani.
“Erano ormai molti anni – ha ricordato Ilaria Del Bianco – che questa delega non tornava in mano ad un lucchese. Da parte nostra c’è sempre stata e a maggior ragione continuerà ad esserci una piena disponibilità a collaborare: l’obiettivo è quello di far sapere ai toscani nel mondo che la Regione Toscana è presente ed è sempre pronta ad ascoltarli e promuovere il loro interesse”.
Ad esprimere piena fiducia nel futuro operato di Baccelli è stato anche il presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Bruxelles, Sergio Scocci: “Mi sono dimesso dal ruolo di coordinatore dell’associazione Toscani nel Mondo – ha detto – perché dall’altra parte c’era il vuoto. La notizia della nuova nomina ha suscitato un entusiasmo totale nelle nostre associazioni in Europa e non: Baccelli sappia che se riuscirà a ricostruire un ponte troverà ad accoglierlo persone volenterose di riprendere un dialogo continuo ed efficace”.

I Toscani nel Mondo
Sono 110 i circoli e le associazioni di toscani all’estero che riuniscono in tutto il mondo 12 mila toscani e 558 famiglie.
In particolare le associazioni di adulti sono 78. Contano tra i soci oltre 10mila iscritti e 558 famiglie. Ma ai circoli si iscrive, come simpatizzante, anche chi toscano non è: e magari neppure italiano. Così hanno fatto in oltre cinquemila e 186 famiglie. I circoli di soli giovani sono invece 32 e contano 1384 soci di origine toscana ed altri 801 simpatizzanti. Questo almeno si rileva dall’ultimo censimento della Regione Toscana.
L’associazione più “antica” è quella di mutuo aiuto di Avellaneda in Argentina, che risale al 1927, seguita dal circolo dei toscani di Toronto in Canada, fondato nel 1966. Gli ultimi ad essere costituiti, due e tre anni fa, sono state l’associazione dei toscani nel mondo di Belo Horizonte in Brasile, l’associazione toscana di Aragua in Venezuela e l’associazione culturale toscana a Parigi. Tra i giovani il primato di circolo più anziano spetta al centro toscano argentino, fondato nel 1981, mentre l’ultimo nato, nel 2008, è il circolo dei giovani toscani di San Nicolas, sempre in Argentina.
Gli iscritti più numerosi sono argentini, oltre il 34%, e cioè più del doppio in percentuale dei toscani immigrati in quel paese. Un socio su quattro è brasiliano, mentre gli iscritti ai circoli del Nord America sono poco meno del 13%: gli statunitensi il doppio dei canadesi. Quasi il 10% vive in Europa e un altro 7,89% in Australia. In Africa, dove le associazioni sono appena tre (tutte in Sudafrica), i soci toscani sono 190, ovvero l’1,20 per cento degli iscritti ai 110 circoli. Non ci sono associazioni di toscani nel mondo in Asia.

 

Jasmine Cinquini

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