Rossi: “Ok inchiesta Guariniello sul Sofusbuvir. Esiste un modo per eradicare l’epatite C”

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Il presidente uscente e nuovamente candidato al governo della Regione Toscana, Enrico Rossi, interviene oggi (16 maggio) sulla questione dell’inchiesta portata avanti dal pm Raffaele Guariniello, in merito alle cure per l’epatite C. “Il pm Raffaele Guariniello ha formulato un’ipotesi di reato per omissioni di cure e lesioni colpose – spiega Rossi – il prezzo troppo alto del Sofosbuvir impedirebbe infatti alle persone affette da epatite C di accedere alle cure. Da qui l’ipotesi formulata dal pm. Guariniello ha ragione a svolgere questa delicata indagine”. Chiara dunque la posizione di Rossi a proposito dell’apertura di un fascicolo a carico di ignoti da parte del magistrato torinese sui costi sostenuti dalle Regioni per il superfarmaco Sofosbuvir che cura l’epatite C. Poi il presidente uscente prosegue: “In Toscana – ricorda – i casi di epatite C sono circa 26300 e la presenza della malattia e della sua diffusione fa spendere molto e costituisce un costo significativo per la spesa sanitaria. Se noi venissimo meno ai principi dell’appropriatezza delle cure violeremmo uno dei capisaldi della sanità pubblica e finiremmo per assecondare interessi che probabilmente non hanno intenzione di eradicare l’epatite C, malattia che nel paese affligge 300mila malati”. Rossi chiude il suo discorso segnalando una celere ed importante iniziativa: “Lunedì prossimo – annuncia – porterò in giunta una delibera per eradicare l’epatite C dalla Toscana. Esiste un farmaco ed esiste una struttura che lavorando in tre anni eradicherebbe la malattia. Ovviamente il piano triennale per l’eradicazione dell’epatite C ha costi consistenti, per questo bisognerà concentrarsi su un piano di pagamenti che sia in grado di garantire un flusso di fornitura”.

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