Santi Guerrieri (Fdi): “La Mille Miglia? A Lucca l’ha portata Mussolini, Tambellini è un negazionista”

“Non dimentichiamoci che la Mille Miglia a Lucca l’ha portata Mussolini e di questo non c’è da vergognarsi: fosse stato per Tambellini, probabilmente non avremmo mai avuto questa gara in Italia”. E’ l’ultimo duro attacco del candidato al consiglio regionale in quota Fdi-An, Marco Santi Guerrieri, in ordine alla “cancellazione, per volere della giunta comunale, della mostra sull’automobilismo che – sostiene il candidato – avrebbe dovuto affiancare la tappa lucchese della Mille Miglia e che, al contrario, ha finito per trasformarsi nell’ennesima occasione persa per promuovere la città anche oltre le sue Mura. Il sindaco avrebbe bloccato la realizzazione dell’evento in quanto fra le fotografie proposte ci sarebbe stata anche quella relativa alla Coppa Edda, intitolata, per l’appunto, alla primogenita del Duce”.

“Come fa un sindaco – tuona Guerrieri – a parlare di tolleranza, quando egli stesso è il primo a discriminare persone di classi politiche diverse dalla sua? Mi pare evidente che a Lucca regni il comunismo e le conseguenze si riscontrano sul piano dell’assegnazione delle case, degli appalti e su quello della propaganda politica. Il nostro sindaco è capace di integrare solo rom ed extracomunitari (i quali, peraltro, lo accusano di averli rovinati e di speculare sulla loro condizione), non riuscendo a bilanciare gli interessi e le istanze provenienti dall’opinione pubblica, che ha la necessità e il diritto di riconoscersi in una tradizione e in un’identità culturale condivisa. Chiunque offenda l’eredità storica, positiva o negativa che sia, dimostra scarsa intelligenza: per ricucire il gap fra due modi diversi di pensare serve, infatti, una forma di comprensione reciproca, non certo la negazione dell’altro”.
Sul banco degli imputati finisce anche la mancata citazione di Lucca ad Expo 2015: “L’amministrazione si è assunta l’onere di trasportare a Milano il pianoforte di Giacomo Puccini – ricorda Santi Guerrieri – anche se molte voci eminenti si erano levate in senso opposto, segnalando la pericolosità di una simile operazione per lo stato di salute del nostro gioiello. Tutto questo avrebbe avuto un minimo di significato se il nome di Lucca fosse stato anche solo citato di passaggio, ma così non è andata: questa amministrazione ha mostrato una volta di più la sua inadeguatezza, facendo perdere alla città una chance colossale”. Non solo: per Santi Guerrieri la promozione del primo brand cittadino è praticamente inesistente: “Le cartoline pucciniane organizzate l’anno scorso – spiega – sono state un flop clamoroso. Inoltre non esiste una struttura pubblica capace di far emergere il binomio Lucca-Puccini nel mondo: ci sono migliaia di persone, anche italiane, che ignorano completamente il legame tra il Maestro e la sua città natale. Il nostro approccio non può che andare in verso opposto: massima valorizzazione del più eminente tra i lucchesi e della sua opera, mediante il coinvolgimento dei più importanti tour operators a livello internazionale, delle migliori piattaforme di comunicazione e delle eccellenze musicali cittadine”. Santi Guerrieri accusa l’amministrazione comunale di immoblismo e cattiva gestione sul versante turistico nel suo insieme e fa sapere che qualora dovesse essere eletto in Regione, far uscire dall’ombra Lucca e i suoi straordinari borghi diventerà un obiettivo prioritario. “Il turismo non è politica – evidenzia Santi Guerrieri – è benessere sociale, poiché a fruirne è la collettività nel suo complesso. Il sindaco deve essere l’amministratore di una città e non di un partito politico: Tambellini sta facendo il male di tutti, sinistra compresa. Lucca- denuncia Guerrieri- si trova totalmente fuori dalle frequentatissime rotte turistiche fiorentine, pisane e senesi, per via di una pluralità di meccanismi obsoleti e mal funzionanti, a cominciare dalla comunicazione. Arrivare a Lucca e nella sua Provincia presuppone anche informarsi preventivamente”. “Ma ci sono falle incredibili – spiega – come quella rappresentata dal portale visitlucca.it, che doveva essere inaugurato già dall’ex assessore Tuccori, e che è ancora clamorosamente inattivo: ritardi, questi, che si traducono in mancati introiti. Quando il sito vedrà la luce, magari al termine della stagione turistica, si dovrà poi discutere dei contenuti. Pare infatti che siano previste soltanto due lingue: l’italiano e l’inglese. Una soluzione, questa, che certo non incentiva e non facilita il potenziale visitatore”.
E una volta arrivati? “Sempre più spesso i turisti restano sconcertati – lamenta Santi Guerrieri – gruppi di cinquanta persone si destreggiano ormai abitualmente fra accattoni molesti e sacchetti dell’immondizia lasciati per ore nel centro storico: un bel biglietto da visita ed una splendida cartolina ricordo, non c’è che dire. Il turismo deve diventare una carta strategica per un territorio che ha così tante risorse e che vanta bellezze ineguagliabili, senza discussioni. E soprattutto deve essere attivo e funzionante dodici mesi all’anno. Puntare su un turismo di qualità, istituendo una rete sinergica fra i diversi comuni della Provincia dovrà essere la risposta”.

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