Marina Staccioli, ecco il programma per la rielezione in Consiglio regionale

Marina Staccioli, consigliere uscente e candidata al Consiglio Regionale per Fratelli d’Italia, traccia un bilancio di cinque anni di attività. “La Provincia di Lucca – dice Staccioli – è una terra dai mille aspetti e paesaggi, dal mare e dall’eleganza della Versilia alla cultura e storia di Lucca sino al fascino delle montagne della Garfagnana. L’ambiente ha necessità di essere tutelato, l’economia, la sanità e il tessuto sociale, tutti gli ambiti che gli ultimi governi toscani hanno minato e danneggiato attraverso le loro scellerate decisioni. Con Fratelli d’Italia intendiamo proseguire il suo impegno a favore del paesaggio e dell’ambiente, cercando e proponendo soluzioni sostenibili e contrastando ogni scelta che possa arrecare danno alla salute dei cittadini o all’immagine della Versilia”.

Marina Staccioli è nata a Forte dei Marmi, vive a Pietrasanta, ed è madre di due bambine. Prima di dedicarsi alla politica a tempo pieno ha lavorato nella ristorazione e nell’accoglienza turistica ed è stata un’imprenditrice nel settore del marmo.
“Schierata a fianco dei balneari ormai da anni – dice – intendo continuare su questa strada sia per quanto riguarda la minaccia della direttiva Bolkestein sia per le attività collaterali e la facile/difficile rimozione delle strutture. Siamo intervenuti in sede regionale sul Testo Unico sul Turismo anche per proteggere gli albergatori, altra categoria colpita dai frequenti cambi di direzione della sinistra.”
“Punteremo su una sanità efficiente – prosegue – per non dover più assistere a tagli di personale, servizi o depotenziamento di strutture che sono necessarie ed efficienti”.
Al primo posto anche la lotta per la salvaguardia del diritto degli italiani alla casa e allo studio per i figli: “Sarà necessario – dice – convogliare i fondi pubblici a disposizione verso il sostegno alle piccole e medie imprese, agli artigiani e ai loro progetti di crescita basati su nuova occupazione aggiuntiva”.
La Staccioli ricorda anche che a fine mandato ha riconsegnato al Consiglio regionale circa 13mila euro dei finanziamenti ai partiti e che ha anche l’obiettivo di abbassare la spesa pubblica per potere indirizzare meglio i fondi. Argomento questo già affrontato in Regione con la proposta di un taglio di mille euro allo stipendio dei consiglieri, respinta dal Consiglio.

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