Meningite, Nolli (Pdci): “Per vaccinazioni cittadini di serie A e B”

Meningite, anche il segretario dei Comunisti Italiani di Lucca, Franco Nolli, contesta il programma di vaccinazione della Regione Toscana: “Non credo – dice – di poter essere d’accordo con le visioni “ottimistiche” che riguardano questo problema per una serie di ragioni. Forse non sarà il caso di parlare di epidemia ma sicuramente credo che si possa parlare di allarme diffuso tra la gente ma, senza far polemica ma solo per avere qualche elemento di conoscenza in più, vorrei porre alcune domande sperando in qualche risposta soddisfacente. Come mai la campagna di vaccinazione è stata per troppo tempo ignorata? come mai non si è pensato a dover far vaccinare, oltre le fasce subito indicate, tutti coloro che lavorano a stretto contatto con bambini ed adolescenti? Far vaccinare obbligatoriamente e gratuitamente tutti costoro avrebbe dovuto essere, a mio modesto parere, una delle prime preoccupazioni. Se tutto ciò fosse avvenuto probabilmente il rischio di contagio avrebbe potuto essere stoppato in tempo utile. Ma dov’è andato a finire il principio di prevenzione?”.

“Ed ancora – prosegue Nolli – non è la stessa Costituzione che dice che si dovrebbe garantire il diritto alla salute? Ed allora come la mettiamo con il fatto che dalla vaccinazione gratuita siano stati estromessi proprio gli anziani, con la scusa che la meningite si diffonde soltanto in alcuni strati della popolazione giovanile? E poi, obbligare gli anziani, che sono per lo più pensionati con pensioni da fame, a spendere soldi per un diritto che dovrebbe essere riconosciuto non mi sembra una prova di quel buon governo tanto  decantato dai nostri politici. E’ vero che il costo del vaccino varia se per vaccinarsi si ricorre alla Asl anzichè ad una struttura privata? E, per ultimo ma non per importanza, come mai si è diviso il territorio regionale in un modo francamente inconcepibile, come se fossimo ancora all’anno zero, in cui i viaggiatori che si incamminavano per le strade di allora fossero pochi. Forse non è a tutti noto che oramai il tema della mobilità è un fatto acclarato e ci si sposta da un posto all’altro per lavoro, per svago, per studio, per voglia di conoscere. Mi domando inoltre come mai da parte di alcune amministrazioni possa essere stato accettata la decisione di dividere i cittadini toscani in cittadini di serie A e di serie B. Non vorremmo sentirci raccontare, per l’ennesima volta, la solita solfa della coperta corta e del fatto che non ci sono soldi perchè per chi paga regolarmente le tasse questa menata non ha più senso”.

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