Agenda per Lucca, ecco il programma verso il candidato

Progettare la Lucca del futuro, intervenire con fermezza per rilanciare il turismo, affrontare il nodo dell’economia locale, mettere l’ordine pubblico e la sicurezza al centro, incidere su ambiente e sanità e promuovere territorio e politiche giovanili. Questi, in estrema sintesi, gli 8 punti programmatici presentati oggi (15 aprile) da Agenda per Lucca. Ad esporli sono stati Marco Agnitti, Michele Francesconi, Moreno Bruni, Guido Moutier e Federico Bini, tutti concordi nel confermare l’apertura al confronto con ogni partito e lista civica, anche se poi la critica all’operato del Pd non manca e, di conseguenza, emerge l’esigenza di trovare un candidato unico per l’area del centrodestra lucchese. E non soltanto perché, confermano i diretti interessati, la volontà è anche quella di tendere la mano ai Cinque Stelle.

“Abbiamo ottimi rapporti con tutte le istanze moderate della città – spiega Francesconi – da Forza Italia a Fratelli d’Italia, fino ad Alternativa civica centrodestra. E’ chiaro che, per le amministrative del 2017, non reputiamo vantaggioso correre su binari paralleli: a settembre, massimo ottobre, dovrà uscire il nome del candidato di centrodestra (anche se questa dizione, osserva Francesconi, non dovrebbe più essere utilizzata): abbiamo già una lista di uomini e donne e, alla fine, verrà fuori un candidato capace di portarsi dietro il consenso di tutte queste liste”. Un modo quindi per compattare concretamente le fila di fronte al Pd, perché i punti programmatici hanno del resto bisogno di tradursi in fatti e la condicio sine qua non è andare al governo della città.
“Siamo partiti 2 anni fa – prosegue Francesconi – iniziando un percorso che ci ha portato ad individuare le criticità di questa città. Questi sono punti programmatici in divenire (a breve verranno inserite novità sul versante della cultura), un piano di partenza certo non ancora completo. Li mettiamo a disposizione delle liste e dei partiti, ma prima ancora sono rivolti alla città”.
Ed il punto dei punti, quello senza il quale crollerebbe l’intera impalcatura, è il nodo scoperto dell’ordine pubblico: “Se non ci sono rispetto reciproco e percezione di sicurezza – argomenta Agnitti – è inutile parlare di tutto il resto. Le forze dell’ordine devono essere maggiormente impiegate sul territorio, perché le questioni sono diverse. Dal campo rom all’accattonaggio molesto, che integra il reato di violenza privata, sino al tema più ampio dell’accoglienza indiscriminata dei migranti”. Agenda per Lucca, sotto questo profilo, ritiene non più procrastinabile la riforma della legittima difesa: “Oggi tutti si preoccupano delle ragioni di Caino – tuona Agnitti – ma nessuno pensa che è Abele quello che subisce il torto. Se io trovo un estraneo nella mia proprietà debbo potermi difendere”.
Drastico il commento di Bruni ai capitoli turismo e cultura: “In città le iniziative sono ridotte all’osso – afferma – ed i turisti, che negli anni scorsi erano quasi arrivati a stare a Lucca per 3 giorni, adesso vanno via prima. I musei sono chiusi e anche chi viene da fuori percepisce la gestione di un declino, più che la volontà di svilupparsi”.
Di amministrazione che ‘brancola nel buio’ parla anche Moutier: “Ci avevano detto che gli assi viari si sarebbero fatti in tempi brevi – commenta amaro – ma ancora nulla si muove. Vorrà dire che serviranno i gesti eclatanti, perché le rotatorie servono a poco quando la circonvallazione diventa un imbuto. Siamo inoltre fortemente perplessi riguardo alla fase due del Piuss: bisognava contrattare con i privati per riempire questi nuovi contenitori, ma tutto tace. Se il progetto fosse partito in tempo, 5 anni fa, oggi coglieremmo già qualche risultato”.
Il capitolo giovani è lasciato a Federico Bini, la cui carta d’identità testimonia a favore dell’attaccamento con cui presenta la proposta di Agenda: “A Lucca mancano spazi per esprimere la propria creatività – osserva – luoghi come open spaces dove i ragazzi possano stare per arricchirsi e dare libero sfogo al proprio talento. Serve inoltre una sinergia più profonda tra Comune e scuole: penso che tantissimi studenti potrebbero essere ottime guide turistiche. Si tratta di obiettivi a maglie larghe, che certo non si fermano al 2017”.

Paolo Lazzari

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