“La politica, in cerca di voti facili e populisti, in qualche maniera avalla una ‘giustizia privata’, minando alla base il senso di fiducia nelle istituzioni, contribuendo a far passare l’idea dell’impotenza della struttura statale anziché provare a migliorarla, o quantomeno a ripensarla”. Bolla così Alberto Pellicci della Sinistra Italiana la raccolta di firme per la proposta di legge sulla legittima difesa che in poche settimana ha ottenuto 160mila firme. “Chiedono sicurezza – aggiunge Pellicci – e noi rispondiamo offrendogli le armi”.

“Un cittadino sicuro – osserva invece Pellicci – è colui che si fa carico della comunità in cui vive. Per riportare un clima di sicurezza è necessario dunque passare da una comunità passiva ad una comunità responsabile, attiva, che si prende in carico i problemi di sicurezza, aggregativi, sociali del territorio. La politica, le amministrazioni, devono incentivare momenti di dialogo e di confronto in cui affrontare le problematiche dei territori urbani, devono cercare di dare risposte e rassicurazioni. Le amministrazioni devono far sedere intorno ad un tavolino la polizia municipale e le realtà organizzate esistenti (associazioni di volontariato, di promozione sociale, parrocchie, gruppi sportivi) per aprire canali di comunicazione costanti. Bisogna riportare al centro le periferie, rendere più vive, accoglienti e vivibili le zone periferiche della città. Un piano di sicurezza partecipata, questa è una risposta alla paura. Il resto è pericolosa demagogia”.