Piano strutturale, Pierami dice no a nuove costruzioni

“No a nuovo consumo di suolo, sì alle ristrutturazioni”. E’ la posizione dell’ex assessore Giovanni Pierami che interviene nel dibattito sul nuovo piano strutturale. “Ci dobbiamo accontentare – osserva Pierami – di conoscere pochissimi punti e non si sa quanto corrispondenti al vero contenuto dello strumento, ma anche da quei pochi stralci ci sembra di notare contraddizioni e logiche alquanto vecchie, insomma sembra che Lucca soffra ormai di un pesante ritardo culturale. A titolo meramente esemplificativo possiamo citare la previsione di nuova edificazione e la volontà di addivenire alla costruzione di nuovi insediamenti di edilizia popolare”. 

“Ora è evidente – prosegue l’ex assessore – che, se è vero che nel nostro comune esistono 3000 appartamenti vuoti, affermazione dello stesso sindaco, è arduo giustificare ulteriori nuove edificazioni in quantità elevata. Giusta è, invece, la ristrutturazione e il ritessere e il dare nuova vitalità e servizi all’esistente, così come è opportuno riaggregare l’edificato verso i poli storici di presenza sul territorio , i quali sono stati calamite che hanno forgiato la nostra vita comunitaria e la nostra specificità culturale e che sole possono garantire una qualità di vita superiore. Il terrorismo internazionale ha riportato l’attenzione anche dei più distratti sulle problematiche delle periferie e sui quartieri popolari, ormai in tutta l’Europa la scommessa è evitare il formarsi di quartieri monoculturali e di pari ceto sociale: l’obiettivo è formare insediamenti dove ceti e culture diverse interagiscono, dove l’interagire arricchisce e responsabilizza. In questo senso anche il governo italiano si era mosso già nei primi anni 2000 e nuovamente lo scorso anno (dpc 26 ottobre 2015) con vari provvedimenti tendenti alla bonifica e al recupero dei quartieri nati nel periodo emergenziale col solo criterio di dare un tetto alle famiglie, ma che si sono poi rivelati quartieri ghetto e veri e propri luoghi di devianza, catalizzatori di costante disagio sociale. In questo senso è interessante analizzare i Contratti di Quartiere in generale ed in particolare, per noi lucchesi, quello del Giardino – Pontetetto o la legge. Sempre in merito alle previsioni di piano strutturale va anche evidenziato come il miglior aiuto alla ripresa delle aziende edili locali può venire solo dai piccoli interventi di ristrutturazione ed adeguamento dell’esistente, non certo dalla nuova edificazione di pesanti edifici”.