Migranti, Alternativa Civica Lucca: “Basta mendicanti e venditori abusivi”

Accoglienza migranti, interviene Alternativa Civica Lucca con una nota a firma di Marco Chiari e Nicola Buchignani. “Non siamo mai entrati nel merito della questione dei migranti  – dicono – perché molte discussioni sono state fatte e molte cose sono state dette e scritte. Oggi ci sentiamo in dovere di fare sentire la nostra voce ed il nostro pensiero sulla questione. Non esistono controlli, non esistono sanzioni e non esistono provvedimenti atti a impedire certi atteggiamenti, Domandiamoci una cosa: e se noi ci comportassimo nella stessa maniera a casa loro che ci succederebbe? A loro tutto è concesso e tutto è dovuto, è questo quello che intendiamo con la parola integrazione? La parola sicurezza e decenza per i cittadini viene annullata di fronte alla parola “integrazione”. E’demagogia quello che diciamo?”.

“Chiaro – proseguono – che è una problematica che riveste carattere nazionale e non vogliamo entrare in merito alla situazione delle quote e delle assegnazioni ai territori comunali. Spetta ad altri organi istituzionali, vogliamo fare però delle considerazioni e avanzare delle proposte che già in altri comuni sono state portate avanti. Giusta la solidarietà, giusto l’aiuto umanitario, siamo una città che del volontariato sempre se ne è fatta un vanto però è altrettanto vero e giusto che non ci dobbiamo scordare la sicurezza, i bisogni e le necessità dei nostri cittadini. Dobbiamo tenere conto che chi ha pagato per anni le tasse ed ha contribuito alla realizzazione dell’attuale sistema di welfare deve essere considerato al primo posto rispetto a chi proviene dall’altra parte del mondo, è altrettanto vero ed indissolubile che è proprio grazie al sacrificio di tanti italiani che queste persone possono beneficiare di tutta una serie di servizi che il nostro paese è in grado di offrire loro. Siamo perfettamente d’accordo con i provvedimenti che la sindaca di Cascina ha preso a tutela dei suoi cittadini. L’integrazione dei canoni di locazione per gli aventi bisogno è prevista dall’articolo 11 della legge 431/98 la quale è stata arricchita da un Dpr 445/2000 che prevede la possibilità da parte degli amministratori locali di richiedere ai cittadini comunitari od extra comunitari certificazioni che attestano l’assenza dei diritti di proprietà o diritti reali all’estero mediante una procedura che si avvale dell’ausilio dell’ambasciata o del consolato. Con questa procedura gli italiani e gli stranieri vengono messi sullo stesso piano, basta ricordare che un italiano proprietario di diritti reali non può accedere a certi aiuti. Bisogna tenere conto che pur aiutando e facilitando l’integrazione, prima ci sono e ci devono essere gli italiani perché è grazie ai nostri sacrifici, ripetiamo, che loro possono usufruire di servizi che noi abbiamo creato con il nostro sacrificio”.
“Basta – concludono Chiari e Buchignani – questuanti fuori dai negozi, basta venditori abusivi di ogni genere commerciale, non si aiutano queste persone dando loro un piccolo obolo, si aiuta il racket che li controlla e che li gestisce e che sempre di più si allarga e si arricchisce alle spalle di queste persone. Sul nostro territorio devono sparire gli accattoni, i questuanti ed i venditori abusivi, la legalità deve essere fatta rispettare sia che siano italiani sia che siano stranieri. Ben venga da noi chi ha un lavoro o che possa trovarlo, ma se dopo sei mesi che sta sul nostro territorio non è riuscito a trovarlo deve necessariamente rientrare al suo paese. Cosa succede nella maggioranza dei casi? Chi è disperato finisce per delinquere ed allora la parola sicurezza, di cui tutti ci riempiamo la bocca, scompare. Incominciamo a difendere il nostro paese ed i nostri diritti, chiaramente con la legalità ed applicando le leggi a tutela della propria sicurezza”.

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