“I lucchesi vogliono il cambiamento”. E’ così che Matteo Garzella, presidente del consiglio comunale e candidato sindaco di Lucca, commenta il sondaggio online “Scegli il sindaco” di Lucca in Diretta (Leggi): una “consultazione” che lo ha visto ottenere il maggior numero di preferenze (313 voti su 1.529). “Ringrazio i cittadini di Lucca che in questi mesi mi stanno sostenendo – commenta Garzella – anche, e non solo, indicandomi come il loro candidato sindaco attraverso la consultazione on line. La cosa mi rende orgoglioso e mi dà ulteriore motivazione nel proseguire il percorso verso le amministrative 2017. Come tutte le consultazioni e i sondaggi fatti a molte settimane dal voto – prosegue Garzella – anche questo non rispecchia del tutto la realtà e non può essere preso come oro colato. Così come non rispecchiano la realtà i sondaggi resi noti in precedenza, quelli che verranno diramati nei prossimi giorni e quelli commissionati ad agenzie specializzate e mai resi di pubblico dominio, probabilmente perché si ha paura di evidenziare risultati inaspettati non graditi”.

“Sarà la campagna elettorale e il confronto tra i candidati a stabilire, attraverso il voto dei lucchesi, chi sarà il futuro primo cittadino – prosegue -. Sicuramente questo risultato fa riflettere sulla voglia di cambiamento della città. Sono sicuramente soddisfatto di avere ottenuto più di tre volte le preferenze dell’attuale sindaco, è la dimostrazione di come sia particolarmente vivo in città lo spirito di cambiamento. I lucchesi puniscono inoltre, come si sente in città, l’inciucio tra Garfagnana e poteri forti di Lucca che sta portando, come raccontano i giornali e noi denunciamo da mesi, alla ricandidatura di Tambellini da parte del Pd con la benedizione di Marcucci. Alla gente gli accordi di potere non piacciono ma questo il potere fatica sempre a capirlo. E quando lo capisce è sempre tardi. Del resto – conclude Garzella – è chiaro che il consigliere Baccelli è stato scaricato dai suoi sostenitori che negli ultimi giorni ne paventano ancora la candidatura per aumentare forse il prezzo di poltrone nella trattativa con Tambellini. Meno di 20 lucchesi su 1500 vorrebbe sindaco l’ex presidente della Provincia. Un risultato che personalmente da suo estimatore trovo ingiusto ma purtroppo rappresentativo di una strategia dei suoi teorici sostenitori che si è divisa in questi mesi tra una clamorosa assenza silente e una resa senza alcun contenuto politico ma solo di piccolo potere al sindaco uscente, che fino a qualche mese fa era da loro considerato non più candidabile”.