Bianchi: “Tre motivi per ritirare il piano del traffico”

La consigliera comunale Roberta Bianchi (Federazione della sinistra) attacca duramente oggi (18 febbraio) il Piano del traffico presentato dalla maggioranza. Tante, secondo Bianchi, le motivazioni che avrebbero divuto indurre a ritirarlo. “In primo luogo il Piano del traffico, adottato dalla Giunta alcuni mesi fa – argomenta – non conteneva i dati sull’incidentalità, come previsto dalla normativa al fine di intervenire con provvedimenti atti a prevenire gli incidenti stradali. Solo a seguito di una mia segnalazione e di un’osservazione pervenuta, i dati sono stati inseriti, ma nessuna modifica è stata portata agli interventi previsti. Infatti osservando la cartografia pubblicata sul sito del comune di Lucca, si evidenza che per zone critiche rilevanti come per esempio la zona nord della circonvallazione, dalla rotonda di viale Castracani all’area dell’Itc Carrara, una delle aree più critiche della città, e la Ss 12 del Brennero, il tratto fra l’ingresso del centro abitato di Lucca e l’incrocio con via Salicchi, il Pgtu non ha assolutamente rilevato alcuna criticità, né proposto specifiche azioni di intervento. Avere inserito i dati richiesti è servito solo a ottemperare tardivamente ad una prescrizione normativa elusa”.

Il secondo appunto concerne invece la perimetrazione del centro abitato: “Quella riportata nel Piano risale a una delibera del 1999 su cartografia del 1995. Da allora in poi, il centro abitato si è notevolmente espanso, pensiamo solo a tutta la zona limitrofa all’ospedale nuovo, e il Piano non ne tiene conto. Per questo motivo zone ampiamente urbanizzate, al di fuori del perimetro, non potranno godere delle tutele previste per i centri abitati, come la presenza di marciapiedi, la riduzione della velocità e l’illuminazione con grave rischio per la sicurezza dei cittadini”. Infine nel Piano, sempre secondo Bianchi, “Non si è tenuto assolutamente conto dell’ apertura del sottopasso di Via Ingrillini e della conseguenze sulla viabilità locale. Viabilità poi modificata, in maniera giudicata dagli abitanti caotica e pericolosa, senza che gli stessi avessero potuto fare le proprie osservazioni in merito. I tre punti critici denunciati nel mio intervento, insieme ad altri rilievi presentati dal consigliere Lenzi, dovevano essere sufficienti a indurre un’amministrazione attenta al benessere dei suoi cittadini a rivedere il Piano e ad aggiornarlo. L’Amministrazione insieme alla sua maggioranza in Consiglio, non ha considerato le obiezioni sollevate. Ma l’offesa maggiore è stato il modo in cui sono state esaminate le osservazioni dei cittadini: l’architetto Tani le ha lette velocemente una dopo l’altra e la maggioranza, al momento del voto, le ha respinte in blocco. Per l’ennesima volta questa amministrazione disattende il suo programma elettorale in cui tanto spazio era stato dato al coinvolgimento e alla partecipazione dei cittadini”.

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