Tambellini sindaco, inaugurata la sede elettorale – Ft foto

Piu strette di mano e sorrisi che discorsi ufficiali. Alessandro Tambellini intasa la stretta via Calderia per l’inaugurazione della sua sede elettorale in centro storico, a due passi da Palazzo Orsetti. Fra una navetta, le auto dei residenti e i mezzi di Misericordia e Sistema Ambiente si consuma così il primo atto ufficiale della sua ricandidatura a sindaco di Lucca.

E per l’appuntamento non manca nessuno. C’è tutta la giunta che lo ha accompagnato in questo percorso di cinque anni, ci sono gran parte dei consiglieri comunali, a partire dal capogruppo Pd Francesco Battistini. Ci sono i parlamentari lucchesi Andrea Marcucci e Raffaella Mariani, l’assessore regionale Marco Remaschi e il consigliere Stefano Baccelli. E ancora l’ex assessore regionale Massimo Toschi, il presidente di Lucca Holding Andrea Bortoli, i rappresentanti delle società partecipate, segretari di circolo, amici, simpatizzanti e primi cittadini di Comuni vicini come Alberto Baccini da Porcari e Sara D’Ambrosio da Altopascio. Fa la sua prima apparizione ufficiale nella “squadra” di Tambellini anche Gabriele Bove, assessore a Capannori ma pronto a prendere posto nella lista del Partito Democratico alle prossime amministrative.
Ci sono, insomma, tutte le anime del partito che si incardineranno nella lista ufficiale del Pd e nelle liste civiche di sostegno Lucca Civica, Lucca per l’Ambiente e Sinistra per Tambelini. Arrivano alla spicciolata, difficile anche contare le presenza della mattinata che si è protratta per circa due ora, ma è la dimostrazione che, almeno a Lucca, gli strappi all’interno del partito degli ultimi mesi si sono ricomposti.
E’ un concetto che ribadisce anche lo stesso Tambellini nel discorso ufficiale dopo il taglio del nastro, dove batte forte sul tasto dell’unità: “Solo insieme – esordisce – possiamo fare il bene di Lucca. E’ l’unità il presupposto per fare cose utili e importanti. Le prossime elezioni amministrative possono rappresentare un importante laboratorio per tutti, anche di esempio per la politica nazionale. Non possiamo tergiversare guardando al passato, ma servono proposte nuove e speranze nuove per tutti”.
“Lucca – ha proseguito il sindaco uscente – deve occupare il posto che merita nel contesto italiano e internazionale e lo dimostrerà già la prossima settimana con il G7 dei ministri degli esteri. Ciò che vi chiedo – dice rivolgendosi alla platea di presenti – è di fare in coscienza quello che potete per permettere di proseguire l’attività. Forse non abbiamo comunicato bene quello che abbiamo fatto in questi anni, perché siamo abituati a lavorare a testa bassa. In questi anni abbiamo raggiunto tanti obiettivi e sistemato tante situazioni. Ora non si tratta più di sistemare ma di aprire una strada nuova. Senza particolarismi: siamo sì lucchesi nel profondo, ma queste nostre caratteristiche le dobbiamo portare, e renderle importanti, sui tavoli regionali e nel contesto nazionale”.
“Molto – conclude l’arringa al popolo tambelliniano – è affidato a voi, nella certezza di arrivare a un nuovo successo elettorale”.
Tambellini, poi, si tuffa fra la gente, fra saluti, abbracci, confronti con consiglieri e parlamentari sui temi caldi del momento da affrontare anche durante le elezioni. Provato da cinque anni di governo della città ma allo stesso tempo con la voglia di combattere ancora per confermare la carica di primo cittadino.
La sede, presa in affitto da una immobiliare, resterà aperta dalla prossima settimana tutti i giorni per tre ore al giorno la mattina e altre tre ore il pomeriggio, anche se ci sono ancora da sistemare gli ultimi dettagli. L’arredo, minimale, nel segno della sobrietà che anche in questa tornata elettorale vuole essere uno dei segni della campagna elettorale di Alessandro Tambellini, è stato preso dal centro del riuso.
Il nastro, dunque, è tagliato e simbolicamente rappresenta anche il primo passo nella marcia di avvicinamento al voto dell’11 di giugno. “Non sarà una passeggiata – commenta dopo la ‘festa’ il sindaco – Ma se i lucchesi capiranno cosa abbiamo fatto in questi cinque anni siamo pronti a continuare a fare il nostro dovere nell’esclusivo interesse per la città”.

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