Raspini e Mammini: “Sinergie per promuovere cultura e talenti”

“Forse non c’è ancora piena consapevolezza che la cultura e il talento rappresentano per Lucca una leva di sviluppo economico. Ci adopereremo affinché forte priorità per la futura amministrazione guidata da Alessandro Tambellini sia quella di proseguire nell’opera di modernizzazione strategica delle vie di comunicazione e rafforzare la collaborazione con l’aeroporto Galileo Galilei”. Non hanno dubbi Serena Mammini e Francesco Raspini, candidati Pd per Alessandro Tambellini, nel mettere in primo piano la valorizzazione dell’elaborazione e dell’offerta culturale della città. “La politica – proseguono – deve essere sempre più attenta a intercettare vocazioni e possibilità del territorio. Dobbiamo essere capaci di scomettere sulla cultura con coraggio e di costruire sinergie, a più livelli, per una maggiore interconnessione con la Toscana, l’Italia e l’Europa”.

“Lucca – proseguono i due assessori candidati nella lista del Partito Democratico – è una città creativa e vivace, che prima di altre ha saputo intuire le potenzialità della cultura in termini di marketing territoriale. Fu la lungimiranza della politica a inventare il fortunato legame con i fumetti nel 1966. Serve uno sguardo profondo per continuare a lavorare ad intuizioni come quelle. Lucca, in questi anni, ha visto nascere nuovi eventi di respiro e richiamo internazionale e ha saputo consolidare appuntamenti ormai storici, dialogando in modo costruttivo e concreto con i soggetti privati. Un patrimonio di idee in circolo che, messe a sistema, hanno centrato il non semplice obiettivo di promuovere la città valorizzandone le inclinazioni, senza stravolgimenti, perché l’esperienza di Lucca possa lasciare sempre la nostalgia di uno stile di vita gentile e misurato, pacifico e intelligente”.
“Il momento storico di crisi strutturale ha visto la città reagire, dimostrando una resilienza superiore. Non deve stupire, allora, che nel nostro territorio la diminuzione degli investimenti pubblici – generalizzata in tutto il paese – sia stata controbilanciata dal fiorire dell’economia della conoscenza. Ma c’è ancora del lavoro da fare: le potenzialità delle risorse umane di Lucca, il livello dei suoi talenti, il costante contributo espresso da associazioni e centri studio, dovranno poter trovare luoghi e contesti idonei, in un’ottica di arricchimento reciproco e di dialettica, formazione e occupazione. Le idee ci sono, i progetti pure. Siamo pronti a continuare a fare di Lucca un palcoscenico internazionale”.

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