Ndoye (Lcc): “Se le opere non si fanno non è colpa dei comitati”

Daouda Ndoye, candidato al consiglio comunale per la lista Lucca Città in Comune, interviene per dire la sua su una questione sempre viva e sentita. “A Lucca capita spesso che, così come in tutta Italia, quando c’è un problema sul territorio nasca un comitato. Questo fenomeno deve preoccupare poiché è il prodotto dell’imbarazzante distacco fra le esigenze, molto spesso autoreferenziali, della classe politica e le preoccupazioni delle persone. Non voglio citare esempi e nomi, ma tutti noi ne abbiamo in mente almeno uno. Ma ciò che molti non dicono, e tanti altri non capiscono, è che dietro al sollevarsi di un gruppo di persone, c’è spesso la paura di subire un’ingiustizia e un danno, sia diretto, ossia sul proprio patrimonio, sia indiretto cioè verso il bene pubblico”.

“Ma la questione – prosegue Ndoye – è che l’amministrazione comunale non può abbandonare questi cittadini, con le loro preoccupazioni. Non possono bastare le assemblee pubbliche, convocate a decisioni già prese. C’è uno spesso muro di gomma che viene opposto dalle amministrazioni del territorio verso chi pone legittime domande e sottolinea preoccupanti criticità”.
Il candidato della lista di Marina Manfrotto poi incalza: “Quando nasce un comitato, vuol dire che la politica non solo ha fallito, ma continua a fallire. E la cosa peggiore di tutte è assistere al ragionamento illogico e miope, secondo cui se un’opera non viene fatta o un tribunale blocca qualcosa, è colpa di un comitato. E’ davvero così difficile pensare che se la giustizia interviene vuol dire che chi ha disposto quell’opera ha sbagliato, compiendo errori, costosi e inaccettabili, tali per cui è meglio fermarsi a riparare?”.
Ndoye poi conclude: “Voglio parlare chiaro: se a Lucca aspettiamo nuove opere pubbliche al di là del fatto che non saranno risolutive dei problemi del traffico e dell’inquinamento, non è colpa dei cittadini o dei comitati, ma di chi ha amministrato compiendo errori, permettendo il dilatarsi imbarazzante dei tempi, correndo l’inaccettabile rischio di aumento dei costi. Se sarò eletto lotterò perché l’amministrazione comunale si dimostri realmente e concretamente pronta all’ascolto e alle risposte, verso i cittadini, offrendo loro sedi e riunioni periodiche in cui possano monitorare e implementare le decisioni comunali. Dovremmo fare tesoro di chi dedica tempo ed energie per portare avanti interessi e diritti che più spesso riguardano tutti i lucchesi. Purtroppo anche su questo ambito, questa classe politica che ci ha governati, ha drammaticamente fallito. Urge un cambiamento”.

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