Partecipazione: candidati in piazza, elettori no foto

Un quasi totale disinteresse da parte della cittadinanza: è la preoccupante istantanea che lascia l’appuntamento odierno (4 giugno), con gli stand dei candidati sindaco, organizzato dall’Osservatorio partecipato lucchese. A parte i sostenitori dei singoli, infatti, in piazza del Giglio i grandi assenti – almeno durante la mattinata – sono proprio coloro che tra una settimana esatta saranno chiamati alle urne. Così, una giornata nata per alimentare il confronto, mettendo meritoriamente fianco a fianco gli 8 contendenti alla poltrona di Palazzo Orsetti, si trasforma in un semi-flop.
Gli organizzatori, tra i quali spiccano Gemma Urbani, Marco Santi Guerrieri e Simone Lena, spiegano che “l’Osservatorio è nato 1 anno fa, per rimettere al centro le istanze dei cittadini. Abbiamo già raccolto documentazione utile in tema di sanità, urbanistica, scuola e molto altro. Chiediamo al nuovo sindaco di essere ancora più trasparente e dialogante”. L’Osservatorio indica anche una scaletta delle priorità: no all’elettrodotto EL 324 ed alla stazione di trasformazione nella cava di Balbano, una revisione profonda dei progetti della grande viabilità, destinazione unicamente sanitaria per Campo di Marte ed accesso più semplice agli atti amministrativi.
Poi è il turno dei singoli candidati, estratti a sorte: ciascuno illustra la sua proposta per un minuto e poco più, riallacciandosi alle istanze avanzate dall’Osservatorio.

Fabio Barsanti
“La giornata di oggi è utile – commenta – perché il confronto è fondamentale per spiegare i nostri programmi. In questi 5 anni sono mancati il dialogo, la trasparenza e la partecipazione: l’amministrazione uscente ha tradito le aspettative. Noi ci proponiamo di tornare a dare voce alla gente, partendo subito con le Circoscrizioni elettive nei quartieri ed ascoltando i Comitati paesani. Centrodestra e centrosinistra hanno già governato ed hanno fallito: ora tocca a noi”.

Alessandro Tambellini
“Trovarsi tutti in piazza, per parlare del futuro della nostra città, è davvero utile. Riguardo alla trasparenza, credo che molto sia stato fatto, in questi anni. Faccio solo un esempio: i documenti di Lucca Holding, appena sono stati richiesti, sono risultati reperibili in 48 ore. Adesso non è il momento di indulgere agli interessi particolari: dobbiamo riuscire a guardare sempre più alla collettività. I rapporti tra cittadini ed amministrazione? Se un qualche caso sono stati recisi è per la mancata correttezza di alcuni, non per nostra colpa. Nei prossimi 5 anni, se saremo confermati, intendiamo rafforzare quanto fatto sino ad oggi”.

Matteo Garzella
“La partecipazione è al primo punto del nostro programma – afferma – perché vogliamo tornare a decidere con i cittadini e non metterli di fronte al fatto compiuto. Questo impedirà scelte scellerate come l’abbattimento di abitazioni a San Vito, l’inversione della viabilità a San Filippo, il tradimento del patto di quartiere a Pontetetto o il taglio dei pini in viale Cadorna: tutte cose che la gente ha appreso soltanto dalla stampa. Per fare questo, daremo attuazione ad un regolamento sulla partecipazione, faremo Consigli comunali aperti, Giunte decentrate nei quartieri ed istituiremo il bilancio partecipativo del Comune”.

Massimiliano Bindocci
“I quattro punti chiave indicati dall’Osservatorio sono incisi anche nel nostro programma. Memoria storica, onestà e trasparenza sono gli elementi che ci contraddistinguono. I cittadini devono sapere come e dove vengono spesi i loro soldi: con noi, non succederà più che gli atti spariscano dopo 15 giorni. Vogliamo tornare a parlare anche della nostra salute, trovando soluzioni concrete per la Circonvallazione e gli sforamento di pm10, fonti di tumori”. E, sul mancato rinnovo della convenzione con il Summer Festival da parte dell’amministrazione uscente: “Quella non possono rinnovarla perché sono a fine mandato? Ed allora come fanno a rinnovare le concessioni per l’utilizzo delle casermette sulle mura, se la logica è questa?”.

Donatella Buonriposi
“Vogliamo ripartire dalla gente, dai municipi: anche oggi la città è assente, è sopita, ha bisogno di essere destata. La mancanza di partecipazione odierna è un dato che preoccupa e che ci deve far riflettere. Trasparenza e partecipazione? Certo, siamo d’accordo, ma alla base di tutto – come condicio sine qua non, spiega – ci deve essere una perfetta organizzazione della macchina comunale”.

Marina Manfrotto
“L’Osservatorio è un contenitore importante di Comitati: svolge una funzione di informazione vitale, nell’interesse dei cittadini. La trasparenza? Il Comune in questi 5 anni non è stata quella casa di vetro promessa. Basti guardare la serie di ricorsi al Tra necessari per accedere agli atti: con noi tornerà ad essere al primo posto. Il piano strutturale? Ci opponiamo a come è stato concepito nella maniera più assoluta”.

Ilaria Quilici
“Oggi assistiamo ad uno scollamento sempre più profondo tra amministrazione e cittadinanza. La legge 241/90 non viene praticamente mai applicata. Noi vogliamo coinvolgere la gente, attraverso un ampliamento del referendum consultivo, per evitare le scelte piovute dall’alto degli ultimi 5 anni”.

Remo Santini
“Il confronto dovrebbe essere la prassi – afferma – mentre purtroppo abbiamo visto, in queste settimane, che c’è chi cerca di scansarlo, forse per insicurezza, sicuramente mancando di rispetto a tutti. I punti elencati dall’Osservatorio? Io dico che, con noi, non accadrà più che un sindaco dica di non aver firmato un accordo con Terna e poi si scopra che non è vero. Non verranno più ministri a 2 settimane dalle elezioni, per dire che gli assi viari sono finanziati interamente, quando sappiamo che si tratta di una balla che va avanti da anni. Con noi la destinazione del Campo di Marte resterà sanitaria: per l’amministrazione uscente, invece, lì dentro si farà anche altro. Trasparenza e partecipazione? Ho girato in tutte le frazioni e mi ripetono la stessa cosa: si sono fatti vedere 5 anni fa per il voto, poi sono spariti. Noi dialogheremo con la gente mediante i Consigli di quartiere, coinvolgendo il tessuto associativo ed i Comitati paesani. State tranquilli: non ci chiuderemo nel palazzo. Ancora: per un’amministrazione davvero efficiente punteremo sulle professionalità, senza concedere incarichi agli amici o ai tesserati di partito. Conterà soltanto il merito”.

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