Tambellini: “Più innovazione per competitività imprese”

L’innovazione tecnologica come fattore determinante per la competitività delle imprese, per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, soprattutto giovanile. È questo uno dei temi portanti del programma di Alessandro Tambellini per la sua rielezione a sindaco di Lucca. Banda larga, cablaggio, apertura alla ricerca e alle nuove tecnologie, per rendere la città attrattiva per gli investimenti e come possibile sede di rilevanti iniziative di livello internazionale, sono alcuni degli obiettivi per i prossimi cinque anni di mandato politico-amministrativo al governo di Palazzo Orsetti.

“Il sistema delle imprese – afferma Tambellini – ha bisogno di incentivi, sotto forma di strumenti per la capacità competitiva sui mercati nazionali ed internazionali, ma anche di infrastrutture reali e virtuali. Per la costruzione di queste ultime, un importante contributo può venire dai centri di formazione e innovazione presenti sul territorio, come Imt, Fondazione Campus, Lucense e polo tecnologico, dai quali ci attendiamo lo sviluppo di nuove competenze e la nascita di servizi in materia di innovazione tecnologica, mobilità, edilizia e turismo.
“In questo panorama – prosegue il sindaco – considero necessario orientare la struttura comunale che svolge attività di studio, analisi e ricerca sulle politiche europee e nazionali, ad interagire con i centri di ricerca presenti sul territorio, per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e innovazione, in modo da intercettare risorse utili da investire sul territorio. Come Comune capoluogo, penso che su questi temi Lucca possa diventare un presidio imprescindibile, un punto di riferimento anche per gli altri enti locali. Anche perché è supportato, nella sua azione, dalla società partecipata Lucense.
“Oggi, le aziende lucchesi, per recuperare margini di competitività sui mercati, possono solo puntare sui fattori della qualità e dell’innovazione. La competitività delle nostre imprese, infatti, è oggettivamente difficile, a causa della sempre maggiore capacità penetrativa di merci prodotte nei Paesi emergenti, dove i costi ridotti della manodopera si accompagnano a norme sulla sicurezza del lavoro e sulla salvaguardia ambientale meno rigide. Rifiutando l’idea di comprimere i costi di produzione, abbassando i salari o derogando dall’osservanza delle norme sulla sicurezza o sulla sostenibilità ambientale, l’unica via che possiamo percorrere, nell’artigianato e nell’industria, nel commercio e nel turismo, è la via della qualità, intesa come punto di arrivo di una serie di processi innovativi.
“La pianificazione urbanistica – un altro grande risultato conseguito dalla nostra amministrazione con l’approvazione del Piano Strutturale – è strettamente legata al rilancio dell’economia, alle infrastrutture, all’innovazione e alla formazione qualificata”.
“Per quanto riguarda il potenziamento delle infrastrutture fisiche – sottolinea Alessandro Tambellini – grazie all’impegno politico dell’amministrazione, in sinergia con il Comune di Pistoia e la Regione Toscana, oggi il raddoppio della linea ferroviaria Lucca-Firenze è realtà. Entro la fine del prossimo mandato, sarà possibile viaggiare in treno verso il capoluogo regionale con tempi drasticamente ridotti, con tutto quel che ne consegue in termini di sostenibilità e sviluppo. Questo schema di proficua collaborazione tra più livelli istituzionali dovrà essere seguito anche per portare a termine la trentennale partita degli Assi Viari di cui in questi anni si è cominciato ad intravedere il traguardo. Così come il nuovo Ponte sul Serchio, destinato ad alleggerire il carico di traffico su Monte San Quirico e su Borgo Giannotti. La realizzazione, come è noto, spetta alla Provincia e alla Regione, ma essendo un’opera strategica il Comune non potrà far mancare il suo sostegno”:
“Infine – conclude – ritengo di fondamentale importanza rafforzare le relazioni con l’imprenditoria locale, sia direttamente, con il management economico, sia attraverso le associazioni imprenditoriali di categoria. Penso ad esempio all’organizzazione di una serie di incontri aperti alla città sulla cultura d’impresa e su questioni scientifiche ed economiche, ai quali invitare esperti locali e internazionali che possano spiegarci come promuovere lo sviluppo, come resistere al perdurare della crisi e come adeguare l’attività manageriale per rendere le imprese più competitive”.

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