Da sicurezza a opere, decalogo di Conflavoro ai candidati

Parola d’ordine semplificazione. La Conflavoro Pmim presieduta da Roberto Capobianco, interviene nel dibattito della campagna elettorale con il proprio decalogo ai candidati sindaco. Da cui emergono le necessità delle piccole e medie imprese affiliate rispetto all’amministrazione comunale.

Accessibilità all’ente Il tema più sentito è proprio quello dei rapporti con gli uffici e con le pratiche comunali. “Le aziende, sopratutto quelle medie e piccole – dice Capobianco – che devono affrontare praticamente ogni giorno pratiche e procedure e fare fronte a richieste dell’amministrazione che si aggiungono a quelle dello stato e della Regione, dovrebbero essere agevolate nelll’accessibilità alle informazioni utili e agli uffici stessi”.
Amministrazione digitale “Il rapporto con l’amministrazione comunale, peraltro – spiega il presidente – anche grazie alle nuove tecnologie, dovrebbe essere reso il più snello possibile, magari evitando agli imprenditori o ai loro incaricati lo spostamento continuo fra uffici diversi e distanti e che spesso non comunicano fra di loro”.
Oneri C’è poi il tema degli interventi indiretti che il Comune può fare per agevolare l’attività delle imprese. “Penso – dice Capobianco – alla possibilità di prevedere sgravi di vario tipo, dall’occupazione di suolo pubblico alla tariffa sui rifiuti, solo per fare alcuni esempi per chi assume o compie attività di riqualificazione del territorio. Le aziende non devono essere sempre considerate come vacche da mungere ma entità da coinvolgere e agevolare per lo sviluppo complessivo della città e del suo comprensorio”.
Infrastrutture Ma a Conflavoro Pmi premono anche i temi di interesse generale. A partire dalla viabilità: “Sono ormai troppi anni – dice Roberto Capobianco – in cui vengono promesse le grandi opere di viabilità sul territorio per alleggerire il traffico in circonvallazione ma anche per favorire spostamenti di uomini e merci delle aziende. Servono fatti, nell’attesa dell’apertura dei cantieri delle mitiche grandi opere che, quanto meno, riescano a mitigare l’impatto del traffico e i tempi di spostamento in città e nella Piana”.
5. Ambiente Una tematica, quella delle infrastrutture, strettamente legata anche alle questioni ambientali: “Meno traffico o traffico più scorrevole – dice il presidente – significa anche un minore inquinamento concentrato in alcune aree del territorio, già penalizzato dalla conformazione di valle chiusa. Le prime ad essere penalizzate, infatti, dalle ordinanze che limitano la circolazione dei mezzi nei casi di sforamenti delle Pm10, sono proprio quelle piccole aziende che non riescono a svolgere le loro funzioni di servizio”.
Lavoro “Il Comune – continua Capobianco – dovrebbe intervenire in qualche modo, anche se non ne ha le competenze specifiche, per le politiche attive del lavoro. Agevolando la formazione, l’informazione e l’incontro fra la domanda e offerta attraverso gli sportelli pubblici. Molti imprenditori, purtroppo, lamentano la difficoltà di incontrare le figure di cui hanno bisogno sul territorio oppure non le trovano con una formazione specifica, nonostante l’implementazione dell’alternanza con il lavoro negli ultimi anni delle scuole superiori”.
Cultura e turismo Per Capobianco la città ha delle potenzialità non del tutto valorizzate: “Bisogna sfruttare al meglio l’arte e la cultura che abbonda nella nostra città – spiega – aprendo ad iniziative private in grado di valorizzare e render visibile uno dei luoghi più belli al mondo, Lucca. Investire in maniera efficace ed efficiente in un piano di comunicazione a livello internazionale, per far sì che Lucca diventi meta ambita da chi pianifica un viaggio nella Bella Italia e non manchi di visitare la nostra stupenda città”. 

Lavori pubblici Certezza nei tempi dei pagamenti da parte degli enti pubblici. Questa è una delle richieste più urgenti da parte della piccola e media impresa: “Occorre garantire – spiega Capobianco – che i pagamenti verso le imprese fornitrici rispettino la direttiva Ue dei 60 giorni; inserendo nei capitolati di opere pubbliche clausole che obblighino le imprese – ma anche il comune se è sua la responsabilità dei lavori – a risarcire negozi, laboratori e altri operatori economici in caso di prolungamento dei lavori oltre i termini previsti; escludendo le imprese in cui si accerti uso di lavoro nero, omissione delle norme di sicurezza, evasione fiscale e contributiva; premiando le imprese virtuose per la presenza di donne nella loro organizzazione in generale e nelle posizioni dirigenziali in particolare”. 

Sicurezza urbana Anche alle imprese interessa il tema della sicurezza. “Negli ultimi anni – spiega il presidente – abbiamo visto una escalation di furti e atti di microcriminalità, fenomeno in crescita nell’intera penisola e che non ha trascurato purtroppo Lucca. È un problema che deve trovare una soluzione e bisogna lavorare in concerto con prefettura e organi di polizia per far sentire più sicuri cittadini e aziende”. 

I giovani “Serve un ruolo attivo dei giovani – conclude Capobianco – in una città più attrattiva e dinamica. Più lavoro e nuove opportunità per chi fa impresa e studia. Un patto per una movida nel segno della legalità e del rispetto del territorio”. 
“In questi tempi difficili – conclude – in cui il cambiamento è un imperativo categorico per tutti e in cui bisogna fare di più con meno, la Conflavoro resterà vigila con qualunque amministrazione si insedi a Palazzo Orsetti, per far sì che la voce delle nostre aziende e dei nostri imprenditori sia ascoltata”.

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