Par condicio, Corecom ‘bacchetta’ il Comune di Porcari

Violazione della legge sulla par condicio per la pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione di comunicati stampa con nomi e cognomi di amministratori, alcuni dei quali candidati alle elezioni che si svolgeranno domani. Ma non finisce qui: nel mirino c’è anche (almeno) un manifesto che è stato affisso negli spazi delle pubbliche affissioni del palazzo civico. E’ questo l’esito della prima fase dell’istruttoria del Corecom per presunta violazione, da parte del Comune di Porcari, dell’articolo 9 della Legge 28/2000, più nota come quella della par condicio.
A far partire la verifica è stata la segnalazione trasmessa al Corecom il 6 giugno scorso da un delegato della lista di centrodestra alle elezioni amministrative dell’11 giugno. Nell’esposto, in sostanza, si sosteneva che sul sito web dell’amministrazione comparissero comunicati stampa con i nomi di alcuni candidati, anche oltre il 27 aprile scorso, data ufficiale dell’inizio della campagna conclusasi ieri.

I primi risultati degli accertamenti stando ai quali per il Corecom si configurerebbe la violazione sono stati trasmessi al Comune e inoltrati dal dirigente al sindaco uscente, per dare seguito alle disposizioni dell’organo di controllo regionale.
“Da una verifica svolta sul sito istituzionale del Comune di Porcari – si legge nella nota dell’istruttoria recapitata all’amministrazione – abbiamo effettivamente riscontrato la presenza di numerosi comunicati stampa che non rispettano l’articolo 9 della Legge 28/2000 nel requisito dell’impersonalità, con la presenza di riferimenti personali ad attuali amministratori in carica, alcuni dei quali candidati alle prossime elezioni. Dall’istruttoria fin qui condotta – prosegue la nota del Corecom – si ritiene dunque che i comunicati stampa prodotti dall’amministrazione comunale integrino la violazione dell’articolo della legge, tanto più in considerazione del fatto che alcuni soggetti presenti nelle azioni di comunicazione istituzionale sono candidati alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno. Per quanto riguarda il manifesto affisso – conclude il Corecom – l’utilizzo dello stemma dell’amministrazione e la personalizzazione della comunicazione appaiono anche in questo caso in violazione dell’articolo 9 della Legge 28/2000”. Il Corecom quindi ha ordinato la rimozione sia dei comunicati che del manifesto. E in effetti dal sito web del Comune gli “scritti incriminati” sono stati rimossi.

rob. sal.

 

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