Ballottaggio, primi passi per alleanze e apparentamenti

Eppur si muove. Sottotraccia, senza evidenze e dichiarazioni pubbliche. La politica, in vista del ballottaggio, è in continuo fermento. E per raccogliere i voti necessari a conquistare la poltrona di primo cittadino si guarda ovunque. Remo Santini, che ha escluso apparentamenti, tesserà rapporti a 360 gradi per cercare di convincere, sulla base del programma, i candidati esclusi dal primo turno e i loro simpatizzanti. Le attenzioni, ovviamente, si concentrano su Casapound e Lega Toscana, da una parte, ma soprattutto su coloro che hanno votato Matteo Garzella, Donatella Buonriposi e Massimiliano Bindocci. Si punta, si dice nelle stanze di viale Marti, sulla concretezza di un programma in discontinuità con l’attuale amministrazione, che tutti hanno criticato, e sulla civicità della coalizione, seppur parziale e sebbene i partiti stiano già muovendosi per far capire, Mugnai docet, che la tenuta delle tradizionali sigle del centrodestra, in caso di vittoria, dovrà essere adeguatamente tenuta in considerazione.

Per Tambellini, invece, c’è la convinzione che ci sia ancora spazio per recuperare consenso. Innanzitutto fra coloro che hanno disertato il voto forse deluso dalle promesse del primo quinquennio alla guida del sindaco uscente. Ed ecco allora che si punta sui volti nuovi, sui giovani virgulti che iniziano così la loro corsa a quello che potrebbe avvenire fra cinque anni. In testa, a pedalare, ci saranno così in questa seconda fase di campagna Francesco Raspini e Gabriele Bove, giovani ma con esperienza amministrativa acquisita, pronti a far parte di una squadra concreta e reattiva in caso di un Tambellini-bis. Una scelta che ha già “conquistato” qualche consenso. Se da una parte, infatti, nella lista di Donatella Buonriposi, Lei Lucca, che prenderà una decisione domani sera, c’è una spaccatura fra le diverse anime, fra coloro che vorrebbero andare con Tambellini (in particolare la componente Udc, che entrerebbe in consiglio con Mauro Barsella) e chi (vedasi Moreno Bruni e altri) non ne vogliono sentire parlare, l’altro gruppo a sostegno del provveditore agli studi, Rinascimento Sia, si interroga su un possibile apparentamento.
Lo spiega a chiare lettere Francesco Colucci, che con Francesco Poggi è stata colonna dell’esperienza con il simbolo di Vittorio Sgarbi: “Quale coerenza – si chiede retoricamente – nella lista di Rinascimento sia presentata da Colucci e Poggi in un possibile apparentamento con il sindaco Tambellini, attaccato duramente in questi anni sulla politica culturale, turistica-commerciale, del rispetto del territorio e del centro storico? Facile la risposta. Noi supporter della lista di Vittorio Sgarbi abbiamo sostenuto per sindaco Donatella Buonriposi, con un parziale successo per una lista improvvisata e neppure completa: più di 400 voti e oltre 1,18%. Confermiamo che per noi il sindaco migliore sarebbe stato Donatella Buonriposi, per competenza, cultura, professionalità. Gli elettori sotto la spinta dei vecchi partiti hanno deciso diversamente: al ballottaggio sono andati Tambellini e Santini e la legge prescrive che si debba votare di nuovo scegliendo solo uno di questi due”. “Noi riteniamo – prosegue Colucci – che il voto sia un diritto-dovere sacrosanto da esercitarsi sempre e in ogni caso: l’astensione o il voto bianco ci ricordano solo i falsi farisei della Bibbia. Quindi dobbiamo e vogliamo votare scegliendo fra Tambellini e Santini. Su Santini la nostra posizione è sempre stata chiara, ci siamo sempre opposti alla sua candidatura fin dal primo suo incontro con Marcello Pera e la delegazione di LiberaLucca. Non lo ritenevamo e ancor più oggi non lo riteniamo, dopo la sua fastosa ma squallida campagna elettorale, il Sindaco giusto per Lucca. Per la sua impreparazione, incompetenza e debolezza. Santini Sindaco vorrebbe dire far tornare in Comune, tronfi e potenti, gruppi di potere, pericolosi, vecchi logori apparati di partito, giovani irruenti un tantinello estremisti a cui piace giocare a riesumare un passato che è meglio lasciare nell’oblio. Tambellini ha per noi peccato molto nei settori della cultura, del turismo, del commercio, trascurando centro e periferie. Tutte competenze che invece sono alla base della nostra scelta politica, che guarda alla cultura e al turismo come volano della nostra economia. Le personalità che sono in Rinascimento sia, sotto la guida di Vittorio, sono le più titolate per correggere ed integrare il programma politico di Tambellini, che non è il nostro massimo, la nostra prima scelta ma è una persona onesta, culturalmente preparata, con una lunga tradizione democratica e pluralista. In compagnia di Tambellini troviamo una componente renziana che stimiamo e che può essere di sostegno e supporto delle nostre priorità. Non ci sembrano che ci siano grandi alternative, ma comunque andremo a discutere e verificare democraticamente, tutti insieme, i candidati della Lista Rinascimento sia, perché la scelta di apparentamento la legge l’affida alle singole liste e non ai candidati sindaco”. “Domani, votando se occorrerà – conclude Colucci – la nostra lista farà la sua scelta, ma qualunque sia, sarà una scelta chiara, senza alcun sotterfugio furbesco. Accetteremo solo un apparentamento giuridico e politico, da chi ce lo chiede, con un ingresso a pieno titolo e pari dignità, nella futura maggioranza, in cambio di una campagna elettorale fattiva e impegnata”.
Che ci sia uno spiraglio per l’apparentamento di Lei Lucca, invece, lo dimostra una nota di Marco Barsella, componente del comitato regionale Udc e di Martina Ciardo, del gruppo Giovani Udc: “Ci siamo impegnati a fondo nella campagna elettorale – dicono –  soprattutto per ascoltare i problemi dei cittadini di cui ci faremo portavoce anche nel consiglio comunale, qualora si perfezionasse l’elezione con il turno di ballottaggio (cosa che si verificherebbe, per Barsella, solo in caso di apparentamento, ndr). Crediamo che la politica debba recuperare la fase di ascolto e vicinanza alle persone, riscoprendo l’impegno disinteressato per la comunità finalizzato a migliorare la bellissima Lucca e le tante frazioni che la circondano, ciascuna delle quali deve essere valorizzata e rivitalizzata dall’amministrazione comunale. Un altro tema sul quale ci sentiamo fortemente impegnati sono le politiche giovanili, per le quali abbiamo sempre sollecitato più attenzione da parte del Comune, perché sui giovani che sono il futuro del nostro paese bisogna investire maggiori risorse ed energie. Abbiamo entrambi poco più di venti anni e sentiamo forte l’esigenza di metterci la faccia, impegnandoci in prima persona per trovare le soluzioni che servono a migliorare la qualità della vita dei lucchesi. Noi ce la metteremo tutta, grazie ancora agli elettori”.
Casapound, dal canto suo, ha già annunciato che la propria decisione la farà conoscere sabato, in un appuntamento già fissato nella sua sede con la stampa. Difficile che arrivi una indicazione di voto chiara e netta, che farebbe perdere alla lista la sua componente “rivoluzionaria” e antisistema che ha drenato voti sia al Movimento Cinque Stelle sia alla sinistra. Ma le polemiche degli ultimi giorni potrebbero aver rafforzato almeno la componente identitaria di destra che a un Tambellini-bis preferirebbe comunque un’esperienza che al centro del suo programma ha messo temi quali lo smantellamento del campo Rom, lo stop all’arrivo di migranti e un giro di vite su decoro e sicurezza in città.
Ma sono solo le prime manovre. Altre sorprese, entro sabato, non sono da escludere.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.