Buonriposi: “Io traditrice? No, tanti doppiogiochisti”

Nessun inciucio, nessun tradimento. Semmai qualche cecchino nascosto nella fila della sua stessa coalizione. Donatella Buonriposi torna sulle sue posizioni evidenziate ieri (16 giugno) su Lucca in Diretta e spiega il motivo per cui sceglierà Alessandro Tambellini al ballottaggio di domenica prossima.
“Le accuse di inciuci e tradimenti – dice – provengono proprio da chi, per due mesi di campagna elettorale, mi ha strumentalizzata facendo finta un giorno di essere dei nostri, per poi concordare il giorno dopo con l’avversario la strategia elettorale da adottare, pronti a scambiare il pacchetto del mio e nostro lavoro per un sicuro riconoscimento a fine partita”. “Non è stato difficile accorgersi fin da subito – prosegue – insieme a molti candidati, del doppiogiochismo e delle trame che queste persone stavano consumando alle spalle di tutti noi. Un comportamento deleterio per la squadra da cui è stato difficile tutelarsi in una campagna elettorale nel mio caso già particolarmente aspra e dura, soprattutto a causa di una stampa decisamente schierata verso il proprio candidato. Invito a riflettere: anche io avrei potuto adottare la stessa logica garantendomi un ruolo con entrambi i candidati sindaco, vista la situazione di estrema incertezza sul possibile futuro vincitore. Ho scelto invece molto onestamente di esprimere un parere nel rispondere alle domande incalzanti di un giornalista”.

Buonriposi entra poi nel merito della questione chiarendo la sua posizione: “Nella riunione del 15 giugno, il titolare di Rinascimento Sia Francesco Colucci con la sua dichiarazione favorevole all’apparentamento della sua lista, nonostante il no ufficiale e quasi unanime dell’intero comitato, ha scatenato l’ira dei molti candidati che si sono sentiti scavalcati e presi in giro. Colucci, lo sappiamo, è solito a queste posizioni autoritarie e autoreferenziali. Nell’incontro avuto il giorno successivo con Tambellini ho ribadito questa mia posizione di contrarietà all’apparentamento e che non ero intenzionata quindi ad accogliere la sua richiesta. Ho espresso però al sindaco uscente la preoccupazione di ritrovarmi la lista Rinascimento Sia che riporta il mio cognome, apparentata contro la mia volontà e contro quella dei candidati che ne fanno parte”.
“In quella sede – precisa Buonriposi – non ho chiesto la poltrona a presidente del consiglio, bensì la disponibilità a non procedere con questo imbarazzante apparentamento che molto mi preoccupava. Devo riconoscere che Tambellini ha tenuto fede a questo impegno ed io, da parte mia, non ho trovato difficoltà a ribadire come spesso ho detto ai miei consiglieri, che mai mi sarei orientata a sostenere Santini anche se, ad onor del vero, a quest’ultimo non ho negato la possibilità di un incontro, che poi non si è tenuto. Rimane incomprensibile tanto putiferio per aver espresso una posizione del tutto personale che non può orientare i miei eterogenei elettori che andranno a votare in base al loro preesistente orientamento politico e che hanno spesso espresso essere di centro, di destra o di sinistra. Sono questi, come più volte detto, voti restituiti alla città senza alcun condizionamento da parte mia a fronte della libertà di poter dire come la penso”.
“Rispedisco quindi le accuse al mittente – dice in conclusione Buonriposi – pur riconoscendo tuttavia l’aiuto tecnico e amministrativo che questi cittadini di oggi ci hanno dato e che per questo ringrazio pur sapendo che il loro impegno non era certo dettato da sentimenti di amicizia e generosità. Ringrazio tutte le persone che mi hanno appoggiato e che forse possono essere rimaste sorprese della mia espressione di voto dettata principalmente dai nuovi scenari politici che si stanno profilando verso una inclinazione estremista. Bello sarebbe che anche gli altri candidati esclusi dal ballottaggio si esprimessero senza troppi fumosi giri di parole con il coraggio della chiarezza e della trasparenza. La politica vera è fatta di scelte anche quando queste non rispecchiano il meglio che avremmo voluto”.

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