Marchini (LC): “Bandi per impianti sportivi in accordo con le società”

“Ritengo che la politica si debba occupare di sport in maniera oggettiva senza mettere in difficoltà le società sportive per scopi personali”. Così l’assessore uscente Celestino Marchini interviene sulla tematica dell’assegnazione degli impianti sportivi tramite bando. “In questi tre anni di assessorato – spiega – dopo aver studiato la situazione generale dello sport, ho ritenuto necessario dare una svolta nello sport dalla conduzione soggettiva a quella oggettiva con il coinvolgimento di tutte le parti legate allo sport. Il primo atto importante è stato il regolamento per l’attribuzione degli impianti sportivi in forma oggettiva (all’inizio dell’assessorato mi sono trovato a ritirare un impianto ad una società sportiva che non aveva alcun tesserato e che lo aveva avuto da una precedente amministrazione, ma cedeva l’impianto ad altre società – vi sembra logico) e per una durata che permetta alle società sportive ed enti di promozione di programmare il loro futuro. Dopo i primi bandi pilota per saggiarne l’impostazione ho dato mandato, come richiesto dalle società sportive e dalla consulta dello sport, di predisporre, prima della fine del mandato, i bandi per gli impianti di calcio ove si operava con le scuole calcio in particolare per le giovani età, infatti ritengo che prima di tutto sia salvaguardata l’attività motoria e sportiva dei bambini e dei ragazzi che allo stesso tempo oltreché far fare loro lo sport si tratta di un importante componente sociale in quanto si tengono i ragazzi in ambienti sani anziché sulle strade. Ambiente dove imparano a socializzare e dove nascono importanti amicizie per il loro futuro”.

“Secondo atto, non meno importante – prosegue – è stata la nascita della consulta dello sport che ha dato voce al mondo dello sport coinvolgendolo nella gestione, nelle proposte, nel dare idee. Da rilevare che nell’organismo di cui fanno parte il delegato del Coni, il delegato del Cip (Comitato italiano paraolimpico), il rappresentante del servizio di medicina dello sport, il rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale, due rappresentanti delle federazioni o enti di promozione e sei rappresentanti delle società sportive, la parte politica non ha diritto di voto. Più oggettivo di così. Proprio perché ritengo che la politica debba sostenere con forza ma allo stesso tempo in punta di piedi lo sport, durante questa campagna elettorale ho lasciato sempre fuori dalla propaganda elettorale lo sport (mi posso vantare di non essere andato, essendo assessore, a chiedere il voto a nessuna società sportiva, di non aver lasciato alcuna brochure o altro per farmi propaganda elettorale, proprio per non mettere in difficoltà le società sportive”.
“Leggere quanto affermato dal candidato Remo Santini – dice Marchini – ha dell’inverosimile e dimostra l’ingerenza della politica nello sport nella forma più deleteria per quanto segue: non corrisponde al vero che le attività sono state bloccate (vedo in tutti gli impianti tornei e altro); la scadenza del bando al 10 luglio è voluta e motivata dal fatto che viene data la possibilità alle società che lo volessero di modificare la ragione sociale, di accorparsi o altro e ciò è ammesso dalla federazione dall’1 luglio, quindi si dò un vantaggio alle società e non viceversa; non vi sono problemi per le iscrizioni al campionato che scadono a metà luglio e come tutti gli anni rilasceremo la relativa certificazione (bastava, come ho fatto personalmente, telefonare al presidente della Federazione per capire che non ci sarà alcun tipo di problema). Non mi risulta alcuna rivolta dei presidenti come affermato dal candidato, tant’è che quattro società con cui ho parlato sono cascate dalle nuvole, anzi mi hanno riferito che hanno o stanno chiedendo appuntamento all’ufficio sport per chiedere spiegazioni sul bando al quale intendono partecipare per migliorare l’organizzazione delle loro attività. Non commento quanto detto su Ghiglioni in quanto di sicuro ha fatto parte di una di queste società e non aggiungo altro”.
“Proprio perché provengo dal mondo del calcio e lo conosco (ho allenato per molti anni alla Nova Juventus e poi nel San Concordio per finire nel Lucca 7, ho fatto il dirigente accompagnatore dei giovanissimi nazionali nella Lucchese di Maestrelli) – conclude – ho cercato di dare gli indirizzi per una seria e corretta gestione degli impianti sportivi iniziando proprio dagli impianti dove si opera prevalentemente con i ragazzi. Tutto il resto è il solito bla bla bla della politica “contro”. Comunque in due parole se al ballottaggio vince Santini potrà annullare i bando come ha detto sui giornali, se vince Tambellini i bandi arriveranno in fondo al fine di dare alle società l’agognata possibilità di programmare per dieci anni la loro attività, tutto il resto sono chiacchiere da bar”.

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