Bindocci (M5S): “Sicurezza sul lavoro, serve una risposta forte”

Il consigliere del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bindocci ha affrontato una serie di argomenti, in sede di raccomandazione, tutti in qualche modo legati al tema della sicurezza. Un primo richiamo è alla necessità dell’intervento pubblico per garantire la sicurezza dei cittadini “per evitare – ha spiegato – da una parte il rondismo, dall’altro il privatismo, come si è verificato durante la Notte Bianca con il ricorso ad un’agenzia di sicurezza privata”. Sicurezza anche per la qualità del cibo e dell’offerta enogastronomica: “La qualità dei ristoranti – ha detto – non si fa né con le moratorie né con Tripadvisor. Si fa partendo dalle regole (dimensioni delle cucine, eccetera) che è anche un tema che incide sulla sicurezza.

Infine le morti sul lavoro e la caduta dalle mura del turista olandese: “Questa – ha detto – è una città dove si muore lavorando e ove si rischia di morire cadendo dalle mura. Bisogna metterci la testa e serve un giro di vite. Certo, il minuto di silenzio era importante per tutti ma ora come amministrazione occorre fare qualcosa di reale e concreto e dare una risposta politica forte. Giuridicamente, infatti, si vedranno chi sono i responsabili, ma resta il fatto che si trattava di un appalto pubblico e moralmente noi, come rappresentanti delle istituzioni, siamo tutti coinvolti”.
Polemica a margine dell’intervento del consigliere a Cinque Stelle da parte di Barsanti (Casapound), tirato in ballo per la questione delle ronde. Il presidente del Consiglio, Francesco Battistini, ha impedito però la replica perché non richiesta “per fatto personale”. Il regolamento, infatti, non prevederebbe dibattito sulle raccomandazioni, ma per Barsanti “quello di Bindocci non è stato un intervento per raccomandazioni, ma un intervento politico”.

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